Oggi venerdì 12 settembre 2014 ripuntiamo i riflettori sulle misteriose scomparse di Roberta Ragusa e Elena Ceste e scopriamo a che punto sono le indagini sul caso di Yara Gambirasio.

Nuove rivelazioni Roberta Ragusa

Gli occhi sono puntati su Loris Gozi il supertestimone del caso di Roberta Ragusa e perciò riprendiamo a parlare delle lettere anonime che l'uomo avrebbe ricevuto, la prima missiva risulta essere intimidatoria tanto è vero che riporta la frase La tua tomba è già pronta, firmato la Morte, mentre la seconda riporta la descrizione esatta su dove si troverebbero i resti del corpo di Roberta. La lettera anonima ricevuta da Loris Gozi indica il cimitero di Orzignano e accenna alla parte posteriore del camposanto dove il luogo si troverebbe in uno stato di abbandono, dopodiché esorta di andare a controllare in alcune intercapedini qualcuna grande e qualche altra più piccola, la missiva continua precisando che in una di quelle aperture ci sarebbe un sacco rosa e della terra ammucchiata e proprio lì si troverebbero i resti del cadavere di Roberta Ragusa. Vi ricordiamo che Loris Gozi è il solo testimone in grado di incastrare in una ulteriore udienza l'unico indagato con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa.



Nuove rivelazioni Elena Ceste

Gli inquirenti dovranno capire chi è a conoscenza della password del profilo Facebook di Elena Ceste e in grado di modificare i dati personali della donna. Secondo alcune testimonianze Michele Buoninconti sarebbe stato visto spesso in compagnia di una donna bionda, per ora il marito di Elena non risulta ancora nel registro degli indagati ma le sue continue contraddizioni fanno sospettare la magistratura. Attualmente per gli inquirenti resta un allontanamento volontario con probabile istigazione al suicidio. Ma Elena Ceste voleva veramente andarsene di casa?



Nuove rivelazioni Yara Gambirasio

Continuano gli accertamenti da parte degli inquirenti per quanto riguarda il computer di Massimo Bossetti, nel frattempo i suoi legali hanno depositato la richiesta di scarcerazione e hanno chiesto un nuovo test del DNA dai vestiti di Yara Gambirasio in presenza delle parti. Durante la trasmissione televisiva Porta a Porta andata in onda giovedì 11 settembre 2014, il giudice Simonetta Matone ha precisato che ben quattro laboratori hanno eseguito le analisi genetiche e ha dichiarato che il test del DNA non è un indizio ma una prova schiacciante e inequivocabile.