La partita di calcio di seconda categoria tra Atletico Cavallino e Cutrofiano, diretta dall'arbitro diciassettenne Luigi Rosato della Sezione AIA di Lecce è finita nel peggiore dei modi, con il pestaggio del giovane e promettente fischietto leccese da parte di calciatori, dirigenti e tifosi prima in campo e poi nello spogliatoio. La follia è scattata quando l' arbitro ha assegnato un calcio di rigore a favore della squadra ospite, sul risultato di 2-1 per la squadra locale. A seguito del pestaggio, il malcapitato è stato curato in Pronto Soccorso, dove gli sono state riscontrate decine di ecchimosi, lividi e contusioni, su tutto il corpo.

Le dichiarazioni del Presidente locale

In una società come la nostra, già non dovrebbe accadere quanto appena esposto, ma che il Presidente della squadra locale , tal Rosario Fina, si presti ad un'intervista in cui dopo quanto accaduto continui a lamentarsi dell'arbitro e dichiari che le botte se le sia meritate ed anzi ne avrebbe dovute prendere di più è inaccettabile. Il presidente ha anche dichiarato: "l'arbitro secondo me ha sbagliato e doveva essere punito. Sono stati pochi i due schiaffi che si è preso".  E poi ha aggiunto: "Sono stati schiaffi leggeri, potevano essere più forti". Per non farsi mancare alla fine del video affonda con: "Se fosse capitato fra le mie mani l'avrei ammazzato".

Ricordiamo che questo personaggio aveva già subito un'inibizione da ogni attività sportiva fino al 17 febbraio 2014 perché era entrato in campo ed aveva strattonato un altro arbitro, per poi colpirlo con una testata in petto, senza causare gravi conseguenze. 

Il disdegno

Non sono mancati i commenti da parte delle autorità.

Il Presidente del Comitato Regionale Puglia, Vito Tisci, ha definito agghiaccianti le parole di Rosario Fina, ed ha espresso il desiderio della massima pena possibile da parte del giudice sportivo. Anche Federico Gelli, deputato del PD , si è espresso sul caso ed ha catalogato come indegno e vergognoso il comportamento del presidente della squadra Atletico Cavallino.

Al signor Fina ed ai tifosi che hanno partecipato al pestaggio è stato notificato il provvedimento disciplinare del Daspo. La scusa avallata dal presidente è stata: "Sono pentito, chiedo scusa a tutti per quello che ho detto, soprattutto all’arbitro, ma posso assicurare che era solo un gioco fatto con alcuni amici e che le frasi da me pronunciate nella finta intervista registrata a fine partita non sono frutto di una mia convinzione". La registrazione di un video in cui accusa un ragazzo che potrebbe essergli figlio e l'incitamento a comportamenti violenti nei suoi confronti, per il presidente Fina, sarebbero stati soltanto un gioco. Le botte però erano vere.

Le scuse della Società locale

Il tecnico dell'Asd Atletico Cavallino, Sergio Marzano, prende le distanze da quanto dichiarato dal Presidente, dichiarando che soltanto un calciatore si è reso colpevole dell'aggressione all'arbitro, mentre egli stesso e gli altri calciatori hanno soccorso ed assistito il giudice di gara. In ogni caso si dice consapevole del fatto che la società sarà punita e disponibile a ricominciare da zero.