Falso allarme in Francia, dove una donna è stata trattenuta per degli accertamenti, ma il test è risultato negativo all'ebola. Il primo ministro francese Valls fa un appello per evitare il panico, e nel frattempo la UE in una nota informale inviata agli ambasciatori degli stati membri discute sull'idea di inviare militari in Africa. I paesi maggiormente colpiti sono quelli dell'Africa Occidentale, tra cui spiccano Guinea, Sierra Leona e Liberia. Le vittime finore accertate ammontano a 3800, e ben 200 di queste sono operatori medici che combattono il virus: purtroppo ancora grave l'infermiera spagnola.

Teresa Romero infatti, dopo aver assistito due missionari spagnoli affetti dal virus, ha a sua volta contratto l'ebola: le sue condizioni, secondo l'ultimo bollettino medico, sarebbero gravi ma stabili. Nello stesso ospedale dove è ricoverata l'infermiera, il Carlo III-La Paz di Madrid, si trovano sotto osservazione altre 13 pazienti. Intanto, arrivano le prime segnalazioni di casi sospetti anche nel resto del globo.

In Brasile si parla del primo probabile caso di ebola, dopo che un uomo è tornato dalla capitale della Guinea: ovviamente il paziente è stato subito trattenuto per la diagnosi. Invece dalla Russia arriva la notizia che ben 101 studenti di ritorno dall'Africa Occidentale sono stati fermati: "Abbiamo adottato misure per impedire l'entrata del virus e il suo propagarsi ", queste le parole della responsabile delle autorità sanitarie russe, Anna Popova.

Anche se alcuni di questi studenti sono stati ricoverati preventivamente, i risultati dei test non hanno evidenziato alcuna forma di contagio.

Per quanto riguarda l'Italia, il ministro della Salute Lorenzin afferma che ci sono state tante segnalazioni, ma nessun caso. Comunque si trova ancora ricoverato il medico marchigiano che operava per Emergency: pare che abbia avuto un contatto ad alto rischio di contagio, ma rimane sotto controllo solo per precauzione. Inoltre il ministro chiede un fondo aggiuntivo per l'acquisizione di dispositivi di protezione individuale, per il personale sanitario.