Ieri alle cinque del pomeriggio, proprio di fronte all' autolavaggio Sprint, il luogo dove si è consumata l'atroce aggressione terminata con una forma di stupro tramite compressore, è iniziata la fiaccolata organizzata dal quartiere per esser vicini a Vincenzo, ancora in ospedale dopo l' operazione di asportazione del colon. Il messaggio principale della fiaccolata è stato il dissenso e l'opposizione alla violenza e al bullismo, anche se questa vicenda di bullismo ha ben poco poiché l'artefice è un uomo, fatto e finito, di ventiquattro anni e quindi sarebbe più logico parlare di irresponsabilità che di bullismo.
Di questo è avviso è stato anche il consigliere comunale Francesco Vernetti, che ha partecipato alla fiaccolata in rappresentanza di De Magistris: "Non si può parlare di bullismo e di gioco, bensì di violenza atroce. Dobbiamo insistere sulle zone periferiche, quelle lontane dalla città, nelle quali il processo di costruzione selvaggia di edifici e di impianti ha prodotto un incremento di violenza".
Tutto è nato da una pagina Facebook che in breve tempo ha trovato l'adesione prima tecnologica e poi fisica di numerosi pianurese e non. In realtà la risposta è arrivata anche da parte di un altro quartiere, quello del Rione Traiano, il quartiere più prossimo a quello pianurese, che nelle settimane precedenti aveva vissuto l' omicidio di Davide per mano di un carabiniere e nel cui corteo parteciparono molti pianuresi.
Una forma di scambio di solidarietà reciproca, quindi. Il corteo è terminato fuori la chiesa di San Giorgio dove il prete Don Claudio ha celebrato una preghiera in onore di Vincenzo nella quale sottolineava le difficoltà che incontrerà il ragazzo una volta guarito, difficoltà più di carattere psicologico che fisico: "Preghiamo affinché le persone che lo amino lo aiutino a superare le ferite del suo spirito, mortificato da quanto gli è stato inflitto". Intanto, le condizioni di Vincenzo sembrano migliorare come testimoniato dal bollettino medico che ne sottolinea il suo stato lucido e cosciente.