Cardito (Na) - Continua senza risposte l'odissea dei quasi cinquanta lavoratori dell'Iper GVC di Cardito, un comune della cinta partenopea. Qui, dove il lavoro è utopia, ci si mette anche la superficialità di pseudo aziende che vogliono fare impresa senza rispettare le più elementari leggi degli statuti dei lavoratori.

Il fatto - Tutto ha inizio ai primi di settembre, quando il Gruppo GVC, senza avvisare sindacato e lavoratori, cede un ramo d'azienda, appunto l'Iper GVC, situato all'interno del C.C La Masseria ad un imprenditore dell'entroterra casertano.

Il nuovo proprietario dell'Iper GVC mette subito in chiaro che i lavoratori, se intendono rimanere a lavorare lì, devono stracciare i contratti in essere con la vecchia dirigenza e sottostare a dei turni - a dir poco massacranti (eufemismo) -  pari al doppio delle ore in contratto, con l'aggravante dello stesso stipendio e la mancanza della tredicesima e quattrodicesima mensilità come prevede il contratto degli addetti nel settore del commercio.

I cinquanta lavoratori dell'Iper GVC in coro dissero "no", ed iniziò il presidio pacifico all'ingresso della struttura. Lo stesso durò quindici giorni, fin quando ai ragazzi, sostenuti dal sindacato di base Cub Flaica di Napoli, furono riconosciuti in toto tutte le loro rimostranze.

Si realizzò un documento unitario, nel quale venivano predisposti vari punti, sia per quanto riguarda gli stipendi arretrati, sia per quanto concerne il rispetto dei contratti in essere. A questo punto i cinquanta lavoratori abbandonarono il presidio e tornarono al loro posto di lavoro nella nuova Iper GVC.

Iper GVC: inizia un nuovo calvario

Direte, bravi hanno ottenuto i loro diritti...Macché, era solo l'inizio del calvario. Non appena giunse il primo punto, verso la fine settembre, e dopo che gli addetti dell'Iper GVC lavorarono per altri quindici giorni, sia la nuova che la vecchia società mantennero solo uno dei punti in questione, gli altri puntualmente disattesi. I lavoratori ritornarono in presidio, durato infruttuosamente fino a due giorni fa, quando gli stessi, decisi a tutto, non hanno potuto fare altro che occupare la struttura. Giovani donne hanno abbandonato i figli anche in tenera età, uomini attempati a passare notti all'addiaccio, tutto questo per salvaguardare le cose più importanti al mondo: il lavoro e la dignità di esseri umani.

In tutta questa storia le istituzioni locali sono state sorde e cieche, mentre i titolari dell'Iper GVC, oltre a non rispettare gli accordi presi, ostentano, nonostante tutto, la loro arroganza, non rispondendo agli appelli dei lavoratori; scorrazzano con strafottenza con auto di grossa cilindrata quasi a vilipendere questi impavidi uomini e donne che lottano a difesa del loro essere uomini.