Oggi 20 ottobre, verso le 4.20 di mattina il diciannovenne attaccante della Lazio Keita Baldè Diao a bordo della sua Lamborghini Gallardo si è schiantato contro il ponte Flaminio a Roma, su Corso Francia. In uscita da Corso Francia, il calciatore avrebbe perso il controllo della sua auto da 200 mila euro, ormai distrutta a seguita dello schianto. Il giovane ne sarebbe uscito miracolosamente illeso. Anche il Ponte Flaminio ha subito danni.

Dopo i primi soccorsi e dopo aver verificato il suo stato generale di salute, il giovane è stato sottoposto all'alcool-test ed è risultato un valore di 0,34, sotto il limite di legge di 0,50 ma essendo un neopatentato il limite per lui non si applica, in quanto non è concessa presenza di alcool, neanche in piccole quantità.

Il traffico su Corso Francia è stato deviato fino alle 7:00 di stamattina, vedremo quali saranno le conseguenze per il gioiello dalla Lazio che ultimamente non sta passando un bel periodo sia calcisticamente parlando, sia nella sfera privata.

Storia di Keita

Keita Baldè Diao nasce in Spagna da genitori senegalesi. Inizia la sua attività calcistica con il Barcellona, continua con il Conellà e poi nel 2011 viene acquistato dalla Lazio, per la categoria Primavera. Durante la scorsa stagione entra a far parte della prima squadra.

Pochi giorni fa Keita ha subito una lesione di primo grado al livello del soleo sinistra, in pratica uno stiramento del polpaccio, giudicato guaribile in 3-4 settimane.

Rientro in campo previsto per il 22 novembre, contro la Juventus.

La Nazionale spagnola lo vorrebbe nella rosa, ma per questioni burocratiche non è ancora possibile, si è infatti ancora in attesa del passaporto e quindi dello status di spagnolo. Nel frattempo anche il Senegal si è fatto avanti e lo ha richiesto. Keita ha più volte considerato la possibilità di abbandonare l'idea della nazionale spagnola a favore di quella senegalese, data la difficoltà a ricevere la cittadinanza.

Si fa avanti anche l'Italia, ma per richiedere la cittadinanza italiana dovrebbe attendere fino a marzo 2018 (5 anni in Italia ed un contratto di lavoro) e così oltre a saltare Euro 2016 metterebbe in forse anche Russia 2018.