Paura per il giocatore spagnolo Keita Baldè Diao che, all'alba, si schianta contro un muro a bordo della sua Lamborghini sul viadotto di corso Francia, nella zona nord di Roma.
Ancora è da chiarire la dinamica esatta dell'incidente, ma secondo le prime ricostruzioni della polizia municipale, erano le 4,20 circa di questa notte, quando il giovane attaccante della Lazio (assente nella vittoriosa sfida contro la Fiorentina) non sarebbe riuscito a mantenere il controllo della sua auto e si è schiantato contro le strutture del ponte Flaminio, sfiorando la tragedia.
Stava percorrendo Corso Francia per uscire dalla capitale, di rientro da una serata in compagnia di amici, al termine del concerto di Snoop Dogg. Dopo lo show, era rimasto con il famoso rapper ed i suoi colleghi laziali Ciani e Onazi.
Secondo alcune indiscrezioni, fortunatamente il 19enne Keita sarebbe rimasto illeso, mentre la sua Lamborghini Gallardo sarebbe andata completamente distrutta dopo l'incidente e trasportata in un deposito, perché gravemente danneggiata. Il calciatore era da solo e nessun'altra vettura sarebbe stata coinvolta nell'urto. Su quel tratto di strada il traffico è rimasto chiuso fino alle ore 7 del mattino, per permettere agli operatori dell'Ama di ripulire il viadotto dai detriti.
Il giovane calciatore è stato sottoposto all'alcoltest che hanno riscontrato un valore di 0.34, inferiore al limite di legge posto a 0,5. Tuttavia, secondo il codice della strada, i neo patentati devono avere livelli alcolici pari a zero.
Lo sfortunato incidente di Keita, spagnolo di origine senegalese, si aggiunge ad un periodo poco fortunato che il calciatore sta affrontando dall'inizio di questa stagione.
Proprio un paio di giorni fa era stato sottoposto ad alcuni accertamenti strumentali presso la clinica Paideia che avevano evidenziato una lesione di primo grado al livello del soleo sinistro, vale a dire uno stiramento del polpaccio sinistro. Questo infortunio muscolare lo costringerà a sottoporsi ad alcune terapie riabilitative e ad un fermo dall'attività agonistica di circa due o tre settimane.