I jihadisti sunniti dell'Isis sono entrati da sud a Kobane, la città curda vicina al confine con la Turchia. Lo riferisce la CNN, secondo quanto riportato da Alan Minbic, un combattente curdo della YPG (Unità di Protezione del Popolo) che conferma che adesso lo Stato Islamico ha preso il controllo della zona sud-ovest della città. Dopo settimane di assedio, durante le quali oltre 160mila civili hanno abbandonato le loro abitazioni per avvicinarsi alla Turchia e trovare rifugio, gli estremisti sunniti sono entrati a Kobane da sud, nel distretto di Ayn al-Arab.

La notizia arriva proprio dopo che il parlamento turco aveva votato a favore dell'autorizzazione al governo per sostenere e partecipare alle operazioni militari in Iraq ed in Siria. La proposta aveva ricevuto grande consenso, confermato poi da una votazione con 298 favorevoli e 98 contrari. Il primo ministro turco Ahmed Davutoglu aveva promesso di essere disposto a fare di tutto per impedire la caduta di Kobane nelle mani dell'Isis.

La conquista di Kobane rappresenta una rilevante vittoria strategica da parte dello Stato Islamico, essendo una città con una posizione geografica cruciale per il controllo del territorio. A poco è servita la serrata resistenza delle forze di autodifesa curde dei giorni scorsi e tuttora sono in corso violentissimi combattimenti, bombardamenti e scontri a fuoco visibili anche dal confine turco.

Nonostante i continui raid aerei della coalizione arabo-americana, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo, sono previste gravi conseguenze e massacri tra i civili. I combattenti curdi si dicono disposti a combattere "casa per casa e strada per strada" ma, a conti fatti, si trovano in una situazione sfavorevole e decisamente svantaggiata anche dal punto di vista dell'equipaggiamento e dell'addestramento.

I combattenti curdi impegnati a difendere il territorio contro i miliziani dell'Isis sono centinaia ma, nonostante siano sostenuti dagli attacchi aerei della coalizione internazionale, risultano comunque numericamente inferiori rispetto ai migliaia estremisti sunniti dello Stato Islamico. Questi ultimi, inoltre, dispongono di una forza militare maggiore, grazie al possesso di carri armati, artiglieria pesante e lanciarazzi multipli. La caduta di Kobane sotto le forze dell'Isis potrebbe compromettere anche il delicato processo di pace tra il governo turco ed il popolo curdo.