Momenti di paura ci sono stati allo Studio 100Tv di Taranto dove, durante la diretta del telegiornale delle ore 14, un uomo con tanto di pistola si è intrufolato negli studi e ha interrotto la normale prosecuzione del Tg. La giornalista, Rosalba De Giorgi, stava leggendo una notizia di cronaca mentre la regia trasmetteva immagini di repertorio, quando nello studio è piombato quello sconosciuto armato che ha messo sotto tiro la conduttrice del telegiornale.

Quando è finito il servizio di cronaca, la regia si è accorta di ciò che era accaduto: dinanzi alle telecamere, accanto alla giornalista che, con sangue freddo non ha lasciato trasparire alcuna emozione, c'era un uomo con una pistola in mano che stava per leggere qualcosa. L'uomo, infatti, ha letto un comunicato formato da alcune pagine, nel quale ha affermato di essere figlio di Dio, di sentire presenze demoniache e di aver avuto esperienza con sostanze stupefacenti in carcere. Presto avrebbe raccontato le sue verità in un libro.

Dalla regia hanno interrotto la messa in onda del Tg e, nonostante l'intruso avesse chiuso la porta dall'interno, i componenti la redazione del telegiornale sono riusciti ad entrare ed a bloccare l'aggressore nel frattempo che arrivasse la polizia. Le forze dell'ordine di Taranto, una volta giunte a Studio 100Tv hanno provveduto a portar via il 52enne, arrestato con le accuse di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo era già conosciuto da polizia e carabinieri, poiché si trattava di un pregiudicato sotto sorveglianza speciale.

Una volta effettuato l'arresto, la polizia si è resa conto che l'arma utilizzata per minacciare la giornalista era una pistola giocattolo: quando è stato portato via dagli studi, il 52enne era in uno stato di alterazione dei sensi e delle condizioni nervose. Dopo l'allontanamento dell'aggressore, Rosalba De Giorgi è tornata in video, descrivendo brevemente quanto accaduto in quei minuti di panico e riprendendo poi normalmente la conduzione del telegiornale. Nell'edizione della sera del Tg di Taranto si è venuto poi a sapere che quell'uomo era già stato diverse volte in redazione, chiedendo invano di parlare col direttore.