Nonostante le tante promesse, in Calabria, sembra che le cose non trovano mai una soluzione. Le strade in Calabria, si sa, sembrano delle stradine di campagna sterrate e non c'è differenza tra strade e autostrade. Anzi quelle che dovrebbero essere più sicure, vista l'alta velocità con cui vengono percorse, risultano essere peggiori delle normali strade provinciali. La statale 106 risulta essere poi quella più messa in discussione di tutte sia per la sua composizione ma anche per il grane numero di vittime che giorno dopo giorno continua a mietere.

Alle continue promesse dei governi, nazionali e regionali, si crede ormai molto poco. Ieri un altro incidente è stato registrato sulla 106, nei pressi dell'area grecanica di Reggio Calabria. Due sono stati i morti. Si tratta di due fratelli, Aziz Mohamed di anni 49 e Aziz Habdel di anni 48. Come si può notare la loro nazionalità è marocchina.

Si tratta di numeri che non posso lasciare indifferenti e non possono passare inosservati. La statale 106 è ormai denominata da tutti la 'strada della morte' perchè nonostante le lotte per l'ammodernamento, i morti continuano ad aumentare. Nel solo mese di novembre, i fratelli marocchini sono le seconde e terze vittime ma rappresentano anche la decima e undicesima vittima della strada così discussa.

Ebbene sì è salita ad 11 il numero delle vittime che ha falciato la 'strada della morte'. Un ricordo meritano i loro undici nomi. Ricordiamo Vincenzo Fionda morto il primo febbraio 2014, Egidio Aloisio deceduto ventidue giorni dopo, Nicola Reda che ha perso la vita l'11 luglio, Pasquale Pastore morto su quella strada il 2 agosto, Spina Aldo deceduto il giorno successivo, Bruno Lepori che ci ha lasciato il giorno di Ferragosto, Silvana Catania deceduta il 24 agosto, Adrian Bodgan morta il 5 di settembre e Ion Stelea deceduto il 14 corrente mese.

Ieri è toccato ai fratelli Aziz. Come si può ben ricordare dalle cronache, è coinvolto tutta la strada statale e non soltanto il tratto di Reggio Calabria. Quatto sono state le vittime a Crotone, Cosenza, una nella provincia di Catanzaro e loro due a Reggio.

Adesso, dopo l'undicesima vittima, l'associazione 'Basta Vittime sulla Strada 106, dice stop e comincia a manifestare tutti i sentimenti di dolore, rabbia, cordoglio e intende inoltre denunciare lo stato in cui versa l'intera rete stradale. In una nota e come pubblica il sito online cmnews.it si legge che è triste vedere che i morti aumentano ma nessuno fa qualcosa concretamente per fare in modo che la 106 non mieta più vittime.