Il maltempo continua a fare danni. Stavolta è toccato a Carrara, che all'alba di stamattina si è svegliata con il centro storico allagato da fango e detriti, a causa dell'esondazione di due torrenti, il Carrione e il Parmignola.
Verso le 5 di stamattina a Carrara è venuta giù in tre ore la quantità di pioggia che di solito cade in un mese e la Protezione Civile si è subito allertata per mettere in salvo numerose famiglie. Sembra che gli sfollati siano oltre 7000 e le persone del centro storico si sono dovute rifugiare ai piani alti delle abitazioni, perché tutta la città e i negozi sono stati invasi dal fango e dall'acqua.
Per riuscire a recuperare le persone fuggite dall'inondazione sono dovuti intervenire elicotteri e gommoni della Protezione Civile e dei vigili del fuoco, che hanno tratto in salvo le persone intrappolate nelle abitazioni o fuggite sopra i tetti.
Nella zona di Avenza è crollato l'argine del fiume Carrione per quasi 200 metri e dall'alveo è uscito un fiume di fango che ha raggiunto Marina di Carrara. Il tratto di argine crollato sarebbe stato messo in sicurezza nel 2010 e la procura ha aperto un'indagine per disastro colposo contro ignoti.
I soccorritori stanno cercando di ripristinare l'argine mettendo dei blocchi di cemento a tamponare l'acqua e il muro di levante del porto di Carrara è stato abbattuto per far defluire più in fretta fango e acqua. Sono stati aperti tre varchi per far scorrere in mare il fiume di melma e detriti.
Il diluvio è avvenuto tra le tre e le sei di stanotte, in poco meno di tre ore sono caduti 183 mm d'acqua e il sindaco di Carrara Andrea Zubbani ha chiuso le scuole e vietato l'uso dell'acqua dell'acquedotto, invitando la popolazione a non uscire di casa.
Stamattina il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è andato a Carrara per fare il punto della situazione e nella zona di Carrara fiere a Marina di Carrara è stata approntata una struttura per accogliere gli sfollati.
La circolazione dei treni della linea Lucca - Aulla, è stata interrotta e vi sono degli autobus sostitutivi, che però al momento non sono in grado di viaggiare a causa dell'inagibilità delle strade.