Dopo che il corpo del piccolo Loris Stival è stato ripescato strangolato con una fascetta da elettricista in un canale presso contrada Vecchio Mulino nel ragusano, le indagini vanno avanti giorno e notte pur di affidare alla giustizia il suo assassino. La posizione della madre Veronica Panarello in queste ore si è aggravata ulteriormente dato che è stata vista passare con la sua golf a 50 metri dal luogo del tragico ritrovamento. Sebbene la giovane non mangi e sia in uno stato di grave prostrazione ha urlato dal balcone della sua casa tutto il suo dolore contro chi l'accusa secondo lei di avere fatto del male al figlio.

Purtroppo per lei le cose non si stanno mettendo bene, accusata di non aver mai accompagnato il figlio a scuola e svelare perché la sua macchina si trovava per 6 minuti presso il Mulino Vecchio nell'ora presunta della morte del piccolo di 8 anni.

Per chi non lo sapesse, Loris Stival era scomparso sabato 29 novembre da Santa Croce Camerina per poi essere ritrovato nel pomeriggio dal cacciatore Orazio Fidone in un canale presso un mulino vecchio. La madre Veronica Panarello ha sempre sostenuto di averlo accompagnato davanti al cancello della scuola con l'auto, finché non è stata smentita dalle telecamere di videosorveglianza. Posizionate lungo la strada non hanno immortalato però il bambino a bordo della golf insieme al fratellino più piccolo che verrà effettivamente lasciato in una ludoteca poco dopo.

Poi la donna sarebbe ritornata a casa per sbrigare delle faccende domestiche e si sarebbe recata in seguito presso un ristorante per un corso di cucina. Un buco di 36 minuti in cui potrebbe aver ucciso il figlio durante una lite per futili motivi. La mamma purtroppo soffre di depressione post-partum e per la lontananza del marito, lontano da casa per motivi di lavoro.

Come sappiamo il bambino non andava volentieri a scuola e di qui i contrasti sempre più accessi in famiglia, fino al tragico epilogo? Verità scomoda che potrebbe venire a galla in queste ore quando lei sentitasi accerchiata, è uscita allo scoperto con i giornalisti appostasti sotto la sua abitazione, urlando tutta la sua innocenza.

Purtroppo casi simili li abbiamo ancora davanti gli occhi, basti pensare al delitto di Cogne per il quale la madre è agli arresti domiciliari dopo aver scontato parte della sua pena in galera. Anche lì una mamma modello vittima della solitudine aveva ucciso Samuel perché si era svegliato proprio nel momento in cui doveva portare l'altro figlio alla fermata del bus. La madre come sappiamo, non ha mai ammesso la sua colpevolezza come questa mamma, che se dovesse essere ritenuta colpevole ha cancellato dalla mente un atto così doloroso. In attesa che la madre chiarisca la sua posizione, gli elicotteri stanno sorvolando il ragusano alla ricerca dello zainetto giallo che Loris aveva con se al momento della scomparsa.

Siamo sicuri che il cacciatore l'unico indagato sia proprio estraneo ai fatti? Troppe cose non tornano in questa tragedia familiare che ha dilaniato i cuori di tante madri nell'avvicinarsi delle feste natalizie pensando ai regali che avrebbe ricevuto il povero bimbo, morto invece per mano di chi conosceva bene.