Una vera e propria epidemia si è diffusa a bordo di un aereo della U.S. Airways che, partito da Tel Aviv, avrebbe dovuto atterrare a Philadelphia. Ben tredici persone, in poco tempo, si sono sentite male accusando gli stessi sintomi: nausea, conati di vomito e occhi rossi. Tra i soggetti colpiti da malore, 11 erano membri dell'equipaggio e 2 soltanto i passeggeri. Per prestare soccorso agli ammalati ed evitare che fra i viaggiatori si diffondesse il panico, il pilota è stato costretto ad effettuare un atterraggio d'emergenza al Leonardo Da Vinci di Roma.
Malori a bordo: la causa è un guasto al sistema d'areazione?
Appena l'aereo della US Airways è atterrato, con procedura d'emergenza, a Fiumicino, le tredici persone che stavano male sono state dapprima assistite dai medici del Pronto Soccorso dell'aeroporto, poi portate all'ospedale GB Grassi di Ostia, dove sono state emesse delle prognosi che vanno dai tre ai cinque giorni. Si è immediatamente provveduto a tutti gli accertamenti del caso per capire cosa abbia potuto provocare conati di vomito e occhi arrossati a tutte quelle persone in poco tempo. Al momento, si ipotizza che ci sia stato un guasto all'impianto di areazione dell'aereo. Per fortuna, il pilota ha effettuato l'atterraggio di emergenza prima che la situazione potesse ulteriormente degenerare e che scoppiasse una psicosi tra tutti i passeggeri del volo Tel Aviv-Philadelphia.
Assistenza per tutti i viaggiatori, presto ripartiranno per gli Stati Uniti
I viaggiatori che, al momento dell'atterraggio a Fiumicino si trovavano in buone condizioni, sono stati spostati in un'area sterile dell'aeroporto per evitare qualsiasi eventuale forma di contagio. Il velivolo, invece, è stato allontanato dalle piste centrali e spostato verso un'area dislocata, dove sono stati effettuati tutti i controlli e i rilievi del caso. Nel frattempo, il personale del Leonardo Da Vinci si è attivato per garantire a tutti i passeggeri un nuovo imbarco, entro la giornata, verso gli Stati Uniti.