Già in passato, in India, si sono registrati numerosi casi di violenze sessuali e di pedofilia, nonostante le severi leggi in materia introdotte dal Governo, ma ciò che emerge dal rapporto redatto dalla Human Rights Watch (associazione non governativa con sede a New York che si occupa di produrre ricerche sulle violazioni delle norme internazionali sui diritti umani) è sconcertante e fuori da ogni immaginario. Su duecento interviste fatte in manicomi di sei città indiane, è emerso che le donne, spesso ragazze, vengono rinchiuse ed abbandonate in questi istituti dalle famiglie o dalle Istituzioni nel cui interno vengono trattate letteralmente come animali e sottoposte ripetutamente a violenze di ogni genere comprese quelle sessuali anche di gruppo.

Il rapporto di 106 pagine presentato a Nuova Delhi, descrive uno scenario spaventoso dove le donne vengono private della propria dignità senza poter far valere i propri diritti, costrette a sottostare ai voleri dei propri aguzzini per evitare peggiori punizioni. Il rapporto del Human Rights Watch prosegue descrivendo questi manicomi come luoghi sovraffollati dove i pazienti vengono ricoverati anche tramite "internamento coatto" e sottoposti a trattamenti terapeutici pericolosi e spesso immotivati, addirittura si registrano anche casi di pazienti sottoposti ad elettroshock.

Il titolo del rapporto è eloquente e non lascia dubbi sul contenuto "trattate peggio degli animali" e riporta tutte le interviste effettuate nei sei manicomi in modo dettagliato.

Non si sa quante persone e di che grado fossero coinvolte in questa vicenda, ma di sicuro è impossibile che quello che accadeva in queste strutture non si sapesse all'esterno. Ancora una volta l'India si ritrova ad affrontare un caso di donne umiliate nel peggiore dei modi con l'aggravante che questa volta si tratta di donne con problemi di salute e in un numero elevato, sopratutto non si sa se ci siano stati anche casi di morte dovuti ai trattamenti inumani e alle violenze subite.

L'India dovrebbe interrogarsi sull'accaduto e sui precedenti episodi e trovare un rimedio immediato che, sicuramente, non è dato solo dall'inasprimento delle pene, visto che non sembra essere servito, ma con un maggior controllo iin strutture sanitarie e non solo sanitarie e con una campagna di sensibilizzazione per educare gli indiani al rispetto degli indifesi perché solo cambiando le mentalità del popolo si può sperare in un mondo migliore.