Una retata in vecchio stile quella messa in atto questa mattina (martedì 2 dicembre 2014) da parte dei carabinieri, che avrebbero arrestato 29 persone nell'ambito dell'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose al Comune di Roma. A capo di questa organizzazione criminale c'è Massimo Carminati, ben noto alle forze dell'ordine per il suo passato da protagonista nella Banda della Magliana, in cui era soprannominato "il Nero" per la sua fede politica di estrema destra. Due perquisizioni sono scattate alla Regione Lazio e al Campidoglio e fra gli indagati c'è anche l'ex primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno, che a detta dei Ros avrebbe avuto in passato un ruolo chiave nell'associazione a delinquere di stampo mafioso.
Le Fiamme Gialle, invece, hanno sequestrato numerosi beni riconducibili a Carminati, che avrebbe creato un'intrinseca rete criminale basata soprattutto su estorsione e riciclaggio, sia all'interno del Comune di Roma, sia della Regione Lazio. In manette sono finiti anche alcuni esponenti della giunta Veltroni, oltre al numero uno dell'Azienda Municipale Ambiente, Panzironi. L'associazione si era infiltrata, quindi, nel vasto tessuto economico della Capitale, estorcendo denaro per assegnare appalti e garantirsi il controllo dei famosi finanziamenti pubblici, con buona pace di tutti i contribuenti.
Non sorprende più di tanto, poi, che tale organizzazione si occupava di immigrazione attraverso la gestione dei centri di accoglienza che in questi giorni hanno fatto molto discutere, soprattutto per quel che riguarda il quartiere di Tor Sapienza.
Del tutto ignaro di queste vicende l'attuale sindaco di Roma, Ignazio Marino, che si è detto fiducioso circa il gran lavoro effettuato dalle forze dell'ordine per riportare onestà e trasparenza nel Comune di Roma, ma il dubbio che questa sia solo la "punta di un iceberg" è lecito dato che un sistema corruttivo di questo tipo non può essere smantellato così facilmente e in un Paese normale una figura come quella di Carminati sarebbe stata dietro le sbarre già da parecchio tempo.