Un'estesa operazione anti-illegalità ha portato all'identificazione di ben 101 parcheggiatori abusivi che, a Napoli, svolgevano il loro lucroso lavoro ai danni dei cittadini del capoluogo campano. Uno di loro, in sole due ore, era riuscito a incassare la bellezza di 220 euro. Chi di noi, durante manifestazioni sportive o concerti non ha visto con rabbia la propria città trasformarsi in un luogo in cui il parcheggio selvaggio viene invogliato e gestito da sedicenti parcheggiatori con tanto di pettorina arancione?

A Napoli i parcheggiatori abusivi guadagnavano 220 euro in due ore

L'operazione della polizia napoletana ha cercato di mettere un freno a un fenomeno che, ugualmente in molte altre città italiane, danneggia la viabilità, oltre che essere totalmente illegale.

Molti di questi parcheggiatori abusivi rendono "a pagamento" aree di sosta che in realtà sarebbero libere e gratuite. Lasciare l'auto in quelle zone rifiutandosi di pagare, tuttavia, significherebbe mettere a rischio l'incolumità del vostro mezzo. Tutti i parcheggiatori abusivi identificati nel capoluogo campano sono stato costretti a pagare una multa piuttosto salata, mentre solo alcuni sono stati denunciati e indagati per reati più gravi.

In particolare, sono stati soltanto quattro i parcheggiatori abusivi denunciati, uno dei quali per estorsione: quest'ultimo aveva infatti chiesto soldi a un cittadino con minacce dirette di danneggiamenti al veicolo. Le zone di Napoli interessate dall'operazione di polizia sono state quelle della movida: Chiaia, i Quartieri Spagnoli e l'area intorno a via Toledo.

Speriamo che l'azione dei militari serva non soltanto a ridurre per qualche settimana il fenomeno ma che possa, magari anche in seguito ad altre operazioni simili, rendere difficile la vita di questi truffatori a tempo indeterminato.

Forse non si tratta di un reato grave, forse non sarebbero necessarie pene più severe e certe per chi froda Stato e cittadini, anche se, è giusto dirlo, è proprio dalle piccole cose che potremmo, soprattutto in certe aree dove la criminalità organizzata fa affari in ogni settore, incentivare un maggiore rispetto della legalità, sia in chi vorrebbe inserirsi in questo business illegale (magari giovani o stranieri, disoccupati, ecc.), sia in chi non denuncia il fatto alle autorità competenti.