Da molti anni Pino Daniele si era trasferito in Maremma toscana, dove è situato il suo casale, una residenza circoscritta da cipressi, in mezzo alle frazioni di Pereta, Marigliano e Magliano, nel comune di Orbetello. La richiesta di soccorso al 118 di Grosseto è pervenuta alle ore 21:12. L'ambulanza doveva raggiungere la residenza del cantautore per un infarto che lo aveva colpito in serata. Giunta nelle vicinanze del casale il medico a bordo ha telefonato dal cellulare per avere indicazioni sulla localizzazione. Dal casale rispondevano che non avevano più bisogno perché il paziente aveva preferito partire verso Roma per farsi visitare dal proprio cardiologo.
Una scelta che, forse, è stata fatale all'artista
Se caricato sull'ambulanza attrezzata con defibrillatore per il primo soccorso cardiologico e ricoverato immediatamente in ospedale, forse sarebbe ancora vivo. Invece lo si è trasportato con auto privata all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, ma lì i medici hanno potuto constatarne solo il decesso. Secondo alcuni amici dell'artista, durante il trasporto da Magliano a Roma, il veicolo avrebbe forato uno pneumatico, rendendo ancora più vana la corsa in ospedale. La famiglia del cantautore ha smentito l'episodio. Quale sarà la vera versione? Anche le dichiarazioni all'Ansa di Achille Gaspardone, cardiologo dell'artista, hanno innescato dubbi.
Secondo questi l'ambulanza del 118, a 30 minuti dalla telefonata di soccorso, ancora non era giunta al casale. Pronta la smentita dell'Asl di Grosseto: alle 21:30 i soccorritori avevano, dopo 19 minuti dalla richiesta di soccorso, richiamato in centrale per comunicare che rientravano perché il paziente era già in viaggio verso Roma.
Su questi temi sono intervenuti i carabinieri di Orbetello, che hanno acquisito il tabulato delle telefonate al 118 di Grosseto, compiute domenica sera quando Pino Daniele ha avuto l'infarto. Dai controlli effettuati sui tempi di spostamento dell'ambulanza, non sono risultate discordanze nelle dichiarazioni rilasciate dall'Asl di Grosseto.
I funerali
Si svolgeranno a Roma, per decisione dei figli di Pino Daniele. Da qui è partita una polemica con la famiglia d'origine di Pino che voleva fossero celebrati a Napoli. Alla fine, si sono accordati per farne un secondo a Napoli, una volta effettuata la cremazione della salma. Successivamente le ceneri ripartiranno per Orbetello, in quanto il cantautore avrebbe espresso il desiderio di essere seppellito in Toscana. Per la partita di domenica prossima, i tifosi della Napoli calcio chiedono che la squadra entri in campo sulle note della canzone di "Napule è", capolavoro di Pino Daniele." Non è escluso che il presidente De Laurentis li accontenti. Pino Daniele, però, non è mai stato un entusiasta di calcio.
Definirlo tifoso del Napoli è esagerato, ma di certo era simpatizzante. Proprio Peppe Lanzetta, suo amico d'infanzia, racconta che quando Altafini realizzò il 2-1 per la Juve nel 1976, Pino Daniele credeva che Altafini indossasse ancora la maglia del Napoli.
Concludiamo con una frase di Gad Lerner su twitter: "la napoletaneità tracima spesso in una retorica da cui una persona intelligente come Pino Daniele non a caso ha scelto di prender le distanze". La pagina di Lerner è già piena d'insulti. Ma certo il giornalista ha aperto una riflessione: perché il cantautore decise di trasferirsi a Roma? Perché anni fa scelse di andare a vivere nella Maremma toscana? Perchè avrebbe espresso il desiderio di essere sepolto a Orbetello?