Anche quest'anno il Capodanno ci consegna un vero e proprio bollettino di guerra. Per i superstiziosi e gli amanti di numerologia c'è un'inquietante correlazione, sono 251 i feriti dei botti che sono partiti a mezzanotte per dire addio al 2014 e salutare il 2015. 251 e 2015, praticamente gli stessi numeri, ad eccezione dello zero mancante. Superstizioni a parte, quello che fa male è che i notiziari di ieri hanno quasi fatto i complimenti agli italiani per il numero contenuto delle vittime, la cosa lascia decisamente l'amaro in bocca visto che si sta parlando di un numero comunque enorme di feriti, persone rimaste lesionate per un motivo che non ha senso: festeggiare.

Tra i feriti di Capodanno 2015 fortunatamente non si contano vittime, il record alla città con maggior numero di vittime va ancora una volta a Napoli, 46 i feriti, in tutta la Campania il numero sale a 71. La polizia ha già tirato le somme, e sostanzialmente possiamo dire che effettivamente il calo c'è stato rispetto allo scorso anno. Nel 2014 si registravano 361 feriti, quindi c'è stato un calo del 51%. Anche i minori rimasti lesionati sono meno, 68 contro gli 89 del 2014. Sempre a Napoli però un bambino è rimasto gravemente ustionato agli occhi ed ora si trova in prognosi riservata.

Non solo nel capoluogo partenopeo però si registrano gravi danni alle persone, da una rapida carrellata possiamo vedere che gli sconsiderati sono in ogni luogo: a Foggia un 60enne ha perso la mano, stessa sorte per un ragazzino di 14 anni de L'Aquila, a Potenza ci sono due uomini ricoverati per ustioni agli occhi, tante vittime anche in Calabria, mentre un egiziano è la vittima più grave dei festeggiamenti a Milano.

Il 29enne aveva buttato il petardo dalla finestra non accorgendosi però che questa era chiusa. Il giovane prendeva quindi nuovamente il petardo rimbalzato in camera, e questi gli esplodeva facendogli saltare letteralmente la mano.

Non sono bastati dunque i tanti controlli effettuati per evitare il peggio, solo a Roma quasi 1500 kg di botti sono stati sequestrati.

Ogni anno ci troviamo a porci la stessa domanda; che senso ha tutto questo? Si fa un gran parlare della violenza negli stadi, ma forse una delle dimostrazioni più efficaci dell'imbecillità umana è proprio quella dei botti di Capodanno. Rischiare la vita per festeggiare è davvero privo di ogni senso. Aristotele diceva che l'uomo è un animale politico, forse la definizione più adatta invece è che l'uomo è un animale ridicolo.