Continua il giallo sul caso Elena Ceste, la trentasettenne di Costigliole d'Asti scomparsa più di un anno fa e ritrovata lo scorso ottobre in un torrente poco lontano dalla sua abitazione; come avevamo già detto qualche tempo fa il Marito Michele Buoninconti era stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, e nonostante il suo proclamarsi sempre innocente fin dall'inizio di questa brutta vicenda, le incongruenze delle sue dichiarazioni hanno sempre fatto credere nella sua colpevolezza. Questa mattina però Michele Buoninconti, è uscito dal carcere di Quarto d'Asti per recarsi al tribunale del Riesame, dove i suoi legali Alberto Masoero e Chiara Girola hanno tentato per la seconda volta di farlo uscire dal carcere.

Caso Elena Ceste, Michele Buoninconti al tribunale del Riesame di Torino

Questa mattina Michele Buoninconti, arrestato il 29 gennaio con l'accusa di aver brutalmente ucciso la moglie, è uscito dal carcere di Quarto d'Asti per recarsi al tribunale del Riesame di Torino dove è stata discussa l'istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali. E' già la seconda volta che i legali di Buoninconti presentano la richiesta di scarcerazione del loro assistito, la prima volta è stata il 2 febbraio il giorno dell'interrogatorio di garanzia, ma il Gip Giacomo Marcon, lo stesso che aveva firmato l'ordinanza d'arresto aveva respinto la richiesta dei legali; e mentre in tribunale si discute sulla possibilità di scarcerazione del vigile del fuoco dalla trasmissione televisiva , Mattino cinque,ci rivelano che Buoninconti sia stato messo in completo isolamento il 13 febbraio.

"Abbiamo ribadito la richiesta di scarcerazione per il nostro cliente" hanno affermato questa mattina gli avvocati Chiara Girola e Alberto Masoero, ma al termine dell'udienza, durata circa un'ora, il tribunale del Riesame di Torino si è riservato la decisione sull'istanza.

Caso Elena Ceste intercettati gli sms tra la donna e alcuni spasimanti

Continuano le indagini sul caso Elena Ceste, e oltre alla richiesta di scarcerazione di Michele Buoninconti al centro delle ultime news di quest'oggi ci sono alcuni sms che la donna inviava ad alcuni suoi spasimanti.

"Oggi mi vietano di andare su Facebook, ma non di pensarti intensamente" questo è uno dei tanti sms riportati dalla trasmissione televisiva "Quarto grado", con chi parlava Elena Ceste?, e chi le impediva di entrare su Facebook? Il quadro della famiglia Buoninconti che viene fuori giorno dopo giorno, non sembra essere proprio il dipinto della famiglia perfetta che Michele cercava di raccontare ai giornalisti durante le ricerche del corpo di Elena Ceste; sembra invece trasparire sempre di più il bisogno di Elena di allontanarsi da quella vita familiare fatta di doveri e restrizioni, un bisogno di evadere da una vita ormai troppo stretta e da un marito troppo possessivo; ma è forse per questo che Michele Buoninconti avrebbe ucciso sua moglie?

Aveva intuito che Elena voleva cambiare vita? Ancora oggi dopo più di un anno dalla morte di Elena Ceste, Michele Buoninconti si dichiara innocente, ma noi continuiamo a ritrovarci davanti a tanti punti di domanda.