Reso obbligatorio il servizio di leva anche per le ragazze in Corea del Nord. La notizia arriverebbe dai siti vicini alla comunità nord-coreana esule all'estero e, come ciò che riguarda il regime di Pyogyang, verificare la veridicità delle informazioni è quanto mai complicato. Tuttavia, già nei mesi scorsi erano corse voci in tal senso, come un metodo per sopperire alle carenze all'interno del personale militare. Sembra, anzi, che le nuove regole siano state divulgate già alla fine dell'anno scorso.

Il situazione appare questa: proponendosi l'obiettivo di realizzare un rafforzamento delle capacità di difesa nazionale, il regime di Kim Jong-Un ha deciso un ulteriore incremento del numero di effettivi a partire da questo aprile. Il reclutamento, tuttavia, è già iniziato ed interessa tutte le giovani donne che hanno concluso le scuole medie e superiori. Cioè tutte le ragazze nord coreane tra i 17 e i 20 anni di età.

Si passa quindi da una leva volontaria estremamente incoraggiata (i criteri per l'arruolamento erano davvero permissivi, per esempio un'altezza minima di 142 centimetri) ad una a cui sarà quasi impossibile sottrarsi.

Le uniche eccezioni ammesse, infatti, saranno evidenti problemi fisici o il soffrire di malattie contagiose. Secondo il quotidiano di Seul Daily NK le nuove reclute saranno "privilegiate" rispetto ai loro colleghi maschi: mentre per questi ultimi la leva obbligatoria dura un intero decennio, le donne dovranno servire lo Stato solo fino al compimento dei 23 anni. Resta il punto, però, che in questo modo la leva andrà a colpire soprattutto le ragazze più giovani: mentre le attuali ventenni hanno davanti a sé solo 3 anni, le diciassettenni, per esempio, dovranno contribuire con 6 anni della loro vita.

Bisogna ricordare che, secondo le stime, in Corea del Nord il 20% degli uomini tra i 17 ed i 54 anni sono arruolati nell'esercito: si tratta della percentuale più elevata nell'intero globo nel rapporto tra personale militare e popolazione. Per mantenere un esercito di tale consistenza (e per supportarlo logisticamente) la fetta di bilancio assegnata alle forze armate è una delle più consistenti, sia in termini di costi diretti che per l'assegnazione di risorse umane a scapito della produzione di beni e servizi. La maggior parte delle forze armate sono concentrate nella zona demilitarizzata coreana (o nelle sue vicinanze), dato che la strategia militare da seguire in caso di guerra si basa sull'infiltrazione di agenti ed azioni di sabotaggio dietro le linee nemiche.