Non si fermano le indagini per cercare di scoprire la verità sul caso di Andrea Loris Stival, il bimbo di soli otto anni morto per asfissia e ritrovato senza vita da un cacciatore pensionato, Orazio Fidone, nei pressi della zona del "Mulino Vecchio", dove è situato un canale di scolo, a pochi chilometri da Santa Croce Camerina. Le ultime news sul caso si concentrano sulle testimonianze raccolte dagli inquirenti, che gettano dubbi sulla posizione di Veronica Panarello. Se infatti le parole dei testimoni scagionerebbero la ventiseienne madre del piccolo Andrea Loris Stival, gli inquirenti non hanno dubbi e sono convinti che sia stata lei ad uccidere il figlio di soli otto anni: con un cinismo da vera assassina avrebbe assassinato il piccolo Loris e ne avrebbe nascosto il cadavere nei pressi della zona del "Mulino Vecchio".

Ma le parole dei testimoni appaiono molto contrastanti; infatti, la versione dei fatti di una donna di origini albanesi vicina di casa degli Stival è completamente diversa da quella del giornalaio dove Veronica Panarello si recava ogni giorno.

Ultime news Andrea Loris Stival, è giallo sulle parole dei testimoni: il quadro si complica

Secondo la vicina di casa di Veronica Panarello, la famiglia Stival avrebbe vissuto nella serenità e non ci sarebbero state liti o comunque momenti di difficoltà che avrebbero potuto turbare il nucleo familiare. Ma la versione dei fatti del giornalaio dove si recava Veronica è differente da quella della condomina; secondo l'uomo infatti, la famiglia Stival avrebbe avuto problemi economici e sarebbe stata oppressa dai debiti; proprio per questo, sempre secondo il giornalaio, il nucleo familiare sarebbe stato turbato da continue liti.

Non bisogna poi dimenticare le testimonianze più importanti, quella della signora Portelli e quella del vigile Schembari, che sembrerebbero avvalorare la versione dei fatti di Veronica Panarello.

La signora Giovanna Portelli, infatti, ha affermato di avere visto un'auto grigia dirigersi verso la zona del "Mulino Vecchio" la mattina del 29 novembre.

Si potrebbe pensare che dentro quella macchina ci fosse stato l'assassino del piccolo Andrea Loris. La vigilessa Schembari, invece, ha ricostruito il tragitto percorso da Veronica Panarello quella fatidica mattina e la sua testimonianza, sebbene venga smentita dalla telecamere, coincide perfettamente con quella della madre del piccolo Loris.

Tali testimonianze, dunque, non fanno che complicare ulteriormente il quadro, ma occorre puntualizzare che, al momento, sono considerate inattendibili dagli inquirenti. La cosa certa è che le parole dei testimoni hanno letteralmente spaccato l'opinione pubblica tra innocentisti e detrattori.