'Chi è? Sono Armando Diaz'. 'Posso sapere almeno il tuo nome? Il mio nome è Michael'. Sembrano conversazioni campate per aria ma rientrano tra le ultime del caso Elena Ceste, come gli addetti ai lavori avranno capito fin dal primo nome barra soprannome scritto in apertura di articolo. Facile immaginare dunque che il protagonista del contributo di oggi, 24 febbraio, sia Michele Buoninconti, il marito di Elena, attualmente detenuto nel carcere di Quarto d'Asti e precedentemente iscritto nel registro degli indagati poco dopo il ritrovamento dei resti della donna, avvenuto lo scorso 20 ottobre non lontano dalla casa dello stesso Michele. 

News Elena Ceste ad oggi 24 febbraio: Michele resta in carcere

È arrivata lo scorso 21 febbraio la decisione del Tribunale del Riesame in merito alla permanenza in carcere di Michele Buoninconti, respingendo così la richiesta di scarcerazione presentata dai legali dell'uomo. In merito alle notizie su Elena Ceste, non si poteva trascurare la scelta operata dal tribunale di Torino, che ha detto no alla domanda presentata dall'avvocato Chiara Girola. Nonostante ciò, la difesa può sorridere per un dettaglio non irrilevante, quello relativo alla premeditazione o meno dell'omicidio. I tre giudici torinesi del Tribunale della Libertà hanno affermato che non sussiste la premeditazione, come invece sostenuto dalla Procura, secondo cui il Buoninconti avrebbe progettato l'uccisione della moglie da diversi mesi, precisamente dall'ottobre 2013, quando cioè l'uomo scoprì che Elena aveva avuto dei contatti con dei suoi vecchi amici di gioventù, questione questa - sempre se la Procura avesse ragione - evidentemente mai superata da parte di Michele. 

Ultime notizie Elena Ceste ad oggi: dietro Armando Diaz e Michael un'unica persona?

Non è passata inosservata l'intervista effettuata da Mattino 5 ad una donna che abita nella zona di Costigliole, verso la quale Michele avrebbe nutrito un certo interesse, tanto da cercare con insistenza - almeno questo è quanto sostenuto dalla signora - un contatto, fino a svelargli il suo nome, Michael, un soprannome alla stregua dell'Armando Diaz - sebbene non ci sia la certezza che al telefono fosse Michele - con cui l'inviata di Pomeriggio 5, Laura Magli, parlò durante una celeberrima telefonata in riferimento all'omicidio di Elena Ceste. Durante l'intervista andata in onda pochi giorni fa su Mattino 5, la donna, che ha preferito rimanere anonima, ha riferito: 'Io ho chiamato i vigili per le vespe. Poi dopo mesi lui è andato sotto casa di mia mamma con la camionetta dei vigili, con il nuovo caposquadra, a chiedere a mia mamma se gli faceva un caffè. Poi lei gli ha fatto il caffè e lui le ha chiesto di me. Questo quando sua moglie non c'era già più. E poi mi sembra che lui torna una seconda volta, no? E dice a mia mamma che io gli ho dato il numero ma lui l'ha perso, e se poteva dargli la mano. Mia mamma però è una volpe e dice: non do il numero a nessuno. Allora lui le lascia il numero da dare a me. Lei me lo dà ma io non gli ho né telefonato né scritto. Per cui mia mamma mi ritelefona e mi dice: 'Telefona a sto c***o, perché mi chiama'. Cioè lui le telefonava a casa per chiederle di me, come mai non lo chiamavo, era un po' insistente. Allora io gli scrivo: ciao sono ... sono al lavoro, tutto bene. Comunque io gli scrivo e lui da lì incomincia a scrivermi. Allora io gli scrivo: posso sapere almeno il tuo nome? Così ti memorizzo in rubrica. E lui dice che il suo nome è Michael'. Se volete restare aggiornati sul caso Elena Ceste cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.