Il fango del fiume dove è stato ritrovato il cadavere di Elena Ceste è stato ritrovato anche sui vestiti che il marito della donna, Michele Buoninconti dice di aver trovato in giardino. Quel terriccio sui vestiti è compatibile con il suolo dove è stato ritrovato il corpo di Elena Ceste e non con quello del giardino di casa Buoninconti.
E poi le celle telefoniche che inchiodano Michele: alle 8.43 della mattina in cui avrebbe ucciso Elena, l'uomo non chiama la moglie della quale dice di non sapere dov'è, ma telefona al fisso dei vicini di casa.
Ma quella telefonata fatta da Michele è agganciata dalla cella telefonica piazzata proprio all'altezza del canale di scolo dove dieci mesi più tardi sarà ritrovata Elena Ceste uccisa.
Stessa cosa succede alle 8.55, quando Michele chiama un altro vicino di casa che non risponde: la cella che aggancia la telefonata è sempre la stessa. Sarà solo alle 9.01 che Michele chiamerà la moglie, che non può rispondere perché è già morta: in quel momento lui è già in movimento verso casa. Alle 9.06 Michele chiama un altro vicino e la telefonata aggancia la cella piazzata in direzione di casa: in quel momento Michele è già rientrato. Sono questi gli indizi maggiori che inchioderebbero Michele Buoninconti all'omicidio della moglie, Elena Ceste.
Omicidio Elena Ceste, ecco come reagisce Michele alla notizia che è stato ritrovato un cadavere
Ma c'è un episodio che ha dell'incredibile avvenuto proprio in occasione del ritrovamento del corpo di Elena Ceste avvenuto il 18 ottobre 2014, proprio in località Isola Chiappa, proprio il posto dove voleva andare a cercarla il vigile del fuoco e collega di Michele Buoninconti, Enzo Balocco, poi dissuaso proprio dal marito di Elena Ceste.
In quella data, un altro collega telefona a Michele per avvisarlo che è stato ritrovato un corpo, del quale ancora non si sapeva nulla.
E a quel punto, Michele afferma: "Lo so, è venuta la figlia di Giancarlo a dirmelo. E' stato ritrovato a due chilometri da qui. Ma dimmi: ti risulta che sia in stato di decomposizione avanzata?
E' avanzato lo stato di decomposizione? E' avanzato?"
La prima domanda che farebbe qualunque persona, soprattutto se non si hanno notizie di una familiare, è quella di cercare di sapere di chi sia il cadavere. Di accertarsi se quel cadavere appartenga ad Elena Ceste, in questo caso. E, invece, la gaffe del marito Michele è davvero incredibile: la sua prima ed unica preoccupazione è quella di sapere se quel cadavere è in avanzato stato di decomposizione. Un altro elemento che va a sommarsi agli altri a carico del vigile del fuoco.