Una sciagura aerea davvero inspiegabile quella avvenuta oggi in Francia dove un airbus della Germanwings (una compagnia low cost controllata dalla nota compagnia aerea Lufthansa) è precipitato sulle Alpi francesi. Una sciagura anomala in quanto non si è trattato di un'esplosione in volo, bensì di una discesa rapida ed all'apparenza senza senso. L'aereo è praticamente entrato in una montagna, come peraltro raccontato da un soccorritore, ancora molti i misteri e i dubbi da chiarire. E' come se non ce l'avesse fatta ad oltrepassare il massiccio delle Alpi francesi, che sfiora i 2800 metri di quota; cosa ha impedito all'airbus 320 della Germanwings diretto a Dusseldurf, di evitare l'impatto?

Ipotesi e raffronti

Si possono analizzare la velocità e la quota di volo con quelle di un altro airbus, un 319, anch'esso della Germanwings, decollato sempre da Barcellona due minuti prima, ma diretto a Stoccarda. Per il tratto di volo i due velivoli sono saliti alla stessa velocità, a circa undicimila metri, a ben ottocento chilometri orari. Un'ascesa uguale, che dimostra che i piloti stavano effettuando manovre giuste e senza problemi di sorta, e che inoltre la rotta era totalmente corretta. Ma quando il volo dell'Airbus 320 ha sorvolato la terraferma, qualcosa lo ha fatto abbassare di quota rapidamente. In otto minuti è sceso di ottomila metri, mantenendo (e forse accrescendo) la propria velocità.

Otto minuti di disperazione per i centocinquanta passeggeri a bordo prima dell'impatto contro la montagna; tutto farebbe pensare ad uno stallo aerodinamico, in quanto l'aereo non è stato più in grado di sostenersi in aria. Per far capire meglio, è come se ci fosse stato del ghiaccio sulle ali ed i piloti non potessero saperlo.

L'Airbus precipitato sei anni fa, proveniente dal Brasile, ebbe proprio questo fatale problema, ossia la presenza di ghiaccio sopra i sensori di volo. Aerei sofisticatissimi questi, gestiti perlopiù dall'elettronica; i passeggeri deceduti erano in gran parte di nazionalità tedesca, spagnola e turca.