Si è chiusa una prima importante fase nella vicenda che condurrà i magistrati a fare luce sul delitto di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra brutalmente uccisa nel novembre del 2010. Il pm Ruggeri ha infatti chiuso le indagini indicando in Massimo Bossetti il colpevole: il 44enne muratore andrà ora a processo con l'accusa di omicidio volontario aggravato, un periodo di tempo quello che ci separa dal processo nel quale Bossetti non dirà più nulla. 'Tutto quello che ha detto è sempre stato usato contro i lui, d'ora in poi non rilascerà più dichiarazioni' hanno chiosato i suoi legali spiegando che nell'ultimo interrogatorio avvenuto il 24 novembre scorso Bossetti non ha detto una parola.

Le ultime notizie sull'omicidio di Yara Gambirasio si concentrano però su tutta una serie di dichiarazioni cui l'uomo si sarebbe lasciato andare senza sapere di essere intercettato: la più interessante arriva a margine di un colloquio con la moglie avuto in galera dieci giorno dopo l'arresto, esattamente il 26 giugno scorso.

Omicidio Yara Gambirasio, ultime notizie: Bossetti rimprovera la moglie, 'Avresti dovuto fornirmi un alibi'

'Avresti dovuto fornirmi un alibi': è quanto dice Massimo Bossetti alla moglie alle 11.10 del 26 giugno 2014, quando ad arresto avvenuto poco più di una settimana prima la donna gli fa visita in carcere. Le ultime notizie sull'omicidio di Yara Gambirasio non possono dunque che ruotare attorno al contenuto del dialogo diffuso dagli inquirenti: Bossetti accusa la moglie di non avergli dato un alibi e di non aver detto a che ora quella sera era rientrato in casa. 'Non me lo ricordo, sono passati 4 anni, ho detto che non me lo ricordo, non leggere i giornali che ci ricamano sopra' si difende lei. Risulta interessante anche lo stralcio di un'altra intercettazione nel corso della quale Massimo Bossetti chiede alla moglie di alcuni coltelli custoditi in casa: 'Hanno preso tutto Massi' dice lei così come riportato anche dal Corriere della Sera. 'Troveranno qualcosa su quel coltello Massi?', 'Non troveranno nulla, non ho fatto nulla' replica Bossetti.



Le ultime news sull'omicidio di Yara Gambirasio si concentrano però anche sul racconto fornito dallo stesso Massimo Bossetti agli inquirenti: se l'uomo avesse detto che non ricordava che cosa avesse fatto quel giorno di 4 anni prima sarebbe stato più che comprensibile, e invece Bossetti giura di essere stato dal meccanico, dal commercialista, dal fratello e in edicola. Un cammino a tappe che però non ha trovato conferme in nessuno dei diretti interessati, ecco che per gli inquirenti l'unica spiegazione possibile è che Massimo Bossetti quel giorno stesse compiendo il delitto. A confermarlo i filmati che lo vedono aggirarsi col suo furgone per più di 45 minuti attorno alla palestra di Brembate di Sopra da dove sarebbe poi scomparsa la piccola Yara Gambirasio. A questo punto gli occhi sono tutti puntati sul processo che verrà: il quadro probatorio raccolto a carico del Bossetti appare pesantissimo, resta dunque da capire quale linea difensiva adotteranno i legali per tentare di salvare il proprio assistito dall'ergastolo.