Non hanno pace neanche la domenica delle palme gli abitanti di Reggio Calabria. Si sono svegliati questa mattina con l'amara sorpresa di non vedere scendere dai rubinetti neanche un goccio d'acqua. Vista la particolare ricorrenza di questa domenica e il periodico ripetersi del disservizio, non hanno esitato un secondo a protestare con veemenza, telefonando al centralino dei Vigili Urbani, unico Ufficio comunale in tutta la città aperto anche nei giorni festivi. Dalle indiscrezioni colte tra i dipendenti Comunali rintracciati in forma privata e ufficiosa dai cittadini amici degli amici, sembrerebbe che il Dirigente del Settore Arch.
Marcello Cammera abbia sospeso nei giorni di sabato e domenica il servizio di reperibilità, riguardante il controllo dello schema idrico e il pronto intervento in caso di guasto, dimenticando che ogni mattina alle ore 6,00, anche nei giorni festivi e prefestivi serve il personale addetto alle manovre di apertura delle saracinesche collegate ai serbatoi d'accumulo.
Un Dirigente poco diligente
La dimenticanza o la superficialità del Dirigente Marcello Cammera ha determinato questa domenica l'interruzione dell'erogazione dell'acqua potabile in tutta l'ex quarta circoscrizione, cioè, del pubblico servizio in un'area che conta circa tredicimila abitanti, reato previsto dal Codice Penale Art.
340 che prevede (per colpa) la reclusione fino a un anno.
Sono andate ovviamente su tutte le furie, le famiglie che abitualmente in questa giornata si recano nelle Parrocchie e in Cattedrale per la tradizionale benedizione delle palme (meno male che l'Acqua Santa non manca mai, n.d.R.), alcune persone sono scese addirittura in strada per cercare qualche interlocutore vicino all'Amministrazione che facesse da tramite con il sindaco Giuseppe Falcomatà o con l'Assessore al ramo, per porre rimedio alla criticità della mancanza dell'acqua potabile che ha coinvolto oltre il popoloso quartiere di Spirito Santo, anche altre zone della città.
I cittadini si sostituiscono alla negligenza della nuova Amministrazione
Vista la gravità del problema, si è messa in moto questa mattina ancor prima degli amministratori la solidarietà tra cittadini che con le proprie conoscenze hanno cercato di creare una catena di comunicazione volta a contattare il Primo cittadino e per onor del vero, anche il presidio dei Vigili Urbani ha cercato tutte le strade possibili per comunicare con i responsabili dell'Ufficio Tecnico Acquedotti per metterli al corrente dell'inconveniente.
Alle ore 15, 00, nonostante siano state contattate e avvisate più persone (Tecnici e Amministratori), del prezioso liquido non si è ancora vista neanche una goccia. I responsabili di tale grave disservizio questa volta si sono veramente persi in un bicchiere d'acqua e la pagheranno pure cara.