Intorno al caso di omicidio di Yara Gambirasio, ultime notizie giungono dalla puntata di Quarto Grado, andata in onda venerdì 20 marzo. Si è tornato, infatti, a parlare della questione della non coincidenza tra il DNA mitocondriale e nucleare del cosiddetto Ignoto 1, DNA ricavato da materiale organico ritrovato sul corpo della ragazzina di Brembate di Sopra. Sulla questione è stato intervistato il genetista Capra, il quale ha esposto la sua opinione "tecnica" sul caso. Intanto, giungono anche altre news, che, però, andranno valutate con la massima attenzione in sede probatoria: una presunta confessione di Bossetti in carcere a un suo compagno di detenzione, e una storia di minacce subite dall'indagato risalenti al 2003.
Yara Gambirasio: il DNA di Ignoto 1 è contaminato?
Uno degli elementi più importanti dell'intero impianto accusatorio contro Massimo Bossetti riguarda la presenza del suo DNA sul corpo della ragazza. Le ultime news sul caso di Yara Gambirasio sembrano confermare come l'intero processo potrebbe giocarsi intorno a quella che è stata definita la prova regina ed è proprio sulla questione che sono intervenuti, durante l'ultima puntata di Quarto Grado, l'avvocato di Bossetti, il generale Garofano e il genetista Capra. Secondo Salvagni, la non coincidenza tra DNA mitocondriale e nucleare scagionerebbe di fatto il suo assistito, mentre per il generale la presenza della molecola è comunque determinante.
L'inviato Tosi, allora, ha deciso di intervistare un genetista per chiedere un parere tecnico sulla questione: secondo il dottor Capra, la non coincidenza potrebbe significare che sia avvenuto un errore nell'analisi, e potrebbe esservi stata una contaminazione che renderebbe più complessa l'eventuale identificazione di Ignoto 1.
La presunta confessione di Bossetti e i messaggi minatori
Durante l'ultima puntata di Quarto Grado, si è discusso anche di altri elementi riguardanti il caso di Yara Gambirasio a partire dalle dichiarazioni di un compagno di detenzione di Bossetti, il quale avrebbe ricevuto una vera e propria confessione da parte dell'indagato.
Il muratore di Mapello gli avrebbe raccontato di aver ucciso Yara Gambirasio insieme ad un complice. È chiaro come il valore probante di una dichiarazione del genere sia tutto da verificare e non è chiaro se gli inquirenti ne terranno realmente conto. Intanto, si è parlato anche di alcuni episodi risalenti al 2003, quando Bossetti riceveva messaggi minatori e subiva atti vandalici da ignoti: il muratore non sempre li ha denunciati alla polizia, ma potrebbero giustificare alcune dichiarazioni dell'indagato che ha sempre sostenuto che qualcuno ha deciso di incastrarlo per l'omicidio della ragazza di Brembate di Sopra.
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