Nonostante la fase delle indagini sia stata formalmente chiusa circa un mese fa continuano ad emergere nuovi elementi sul caso di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra brutalmente assassinata cinque anni fa. Le ultime notizie sull'omicidio di Yara Gambirasio vertono in particolar modo su alcune inedite testimonianze andate in onda durante l'ultima puntata della trasmissione 'Chi l'ha visto?' dalle quali è emerso che Massimo Bossetti visitò il profilo Facebook di Ilaria Gambirasio, quasi omonima di Yara e vicina di casa del 44enne muratore di Mapello.
Un'altra testimonianza inedita rilasciata a Dipiù conferma invece l'ipotesi che quel maledetto giorno di 5 anni fa Yara Gambirasio fu torturata dal suo assassino: qualora la cosa dovesse essere confermata per Massimo Bossetti, in galera dallo scorso giugno con l'accusa di aver commesso il delitto, scatterebbe l'aggravante della crudeltà. Per l'uomo è ormai vicinissimo il rinvio a giudizio.
Yara Gambirasio, ultime notizie: ricerche Facebook e rinvio a giudizio - Un testimone a Dipiù: 'Yara fu torturata, sul corpo c'erano segni di coltellate e ferite inferte con un taglierino'
Come sottolineato in apertura, le ultime notizie sull'omicidio di Yara Gambirasio si concentrano su alcune recenti testimonianze. La prima è emersa a margine di 'Chi l'ha visto' e racconta dell'ennesima 'inquietante' ricerca effettuata in Rete da Bossetti, che alla fine del 2010 visitò il profilo Facebook di Ilaria Gambirasio: 'L'ho scoperto solo poche settimane fa - ha dichiarato la ragazza - Con me dai carabinieri sono state interrogate anche altri giovani, anche loro erano stati chiamati per questa storia. Cosa ho pensato? Non mi sono stupita, perché essendo vicina ci sta un pò di curiosità'. Visitare il profilo Facebook della propria vicina non è di per se così strano, ma la perizia informatica effettuata sul pc di Massimo Bossetti che parla di ricerche quali 'tredicenni' o 'tredicenni vergini' dà alla cosa una luce completamente diversa.Le ultime notizie sull'omicidio di Yara Gambirasio ruotano anche attorno ad un'altra testimonianza, quella rilasciata al settimanale Dipiù da una fonte che ha deciso di rimanere anonima: 'Sul corpo di Yara c'erano diverse ferite, tutte provocate da un coltello o da un taglierino dalla lama molto affilata, secondo il magistrato quei tagli erano pure e semplici sevizie. Torture in piena regola'. L'aggravante della crudeltà potrebbe così abbattersi su Massimo Bossetti, per il quale il rischio ergastolo pare ad oggi molto concreto. L'unica alternativa appare il rito abbreviato (che presupporrebbe un'ammissione di colpevolezza), ma la cosa costituirebbe una decisione in controtendenza a quanto affermato dallo stesso Bossetti che si è sempre professato innocente. A questo punto non resta che seguire i prossimi sviluppi con l'auspicio che si faccia al più presto luce su questa triste vicenda di cronaca nera.