Cosa è accaduto veramente tra le 10:40 e 10:48 del 24 marzo 2015 nei cieli francesi che ha portato il volo 9525 della Germanwings a schiantarsi contro il massiccio dei Trois-Echeves, nei pressi di Seyne-les-Alpes? Probabilmente non lo sapremo mai con certezza, grazie alla pessima abitudine delle autorità, in casi come questi, di non rispondere alle molteplici domande che scaturiscono dalle più svariate analisi sul web.
Le semplici domande a cui non viene data risposta sono le seguenti:
- Come è possibile che i resti dell'aereo siano sparsi in una area di 2 chilometri in piccoli resti, tanto da far pensare più ad una esplosione in volo che ad uno schianto al suolo?
- Perché al suolo non vi sono tracce d'incendio o tracce oleose del carburante di cui l'areo avrebbe dovuto essere pienamente carico?
- Perché non vi sono notizie dei due Mirage immediatamente alzatisi in volo allo scattare dell'allarme aereo dovuto alla perdita di contatto radio?
- Perché nell'audio della scatola nera non si ode l'allarme vocale "Pull Up" che scatta appena si arriva a quote di pericolo? E perché le voci di terrore dei passeggeri si odono solo alla fine, mentre un primo pilota tentava chiassosamente di rientrare in cabina da diversi minuti? E come mai escono le indiscrezioni sulla scatola a poche ore dal ritrovamento?
- Perché nelle foto distribuite alcune aree scrostate della scatola nera sembrano arrugginite?
- Quale connessione esiste tra l'incidente al volo LH1172 della Lufthansa, che perde drammaticamente quota come il volo 9525 solo due settimane or sono?
- E quale connessione, in entrambi gli incidenti, con la contemporanea operazione nel Mediterraneo settentrionale della NATO per sperimentare, in modo fallimentare, una nuova arma: il High Energy Liquid Laser Area Defense System (HELLADS)?
- Perché la diffusione della lista dei passeggeri è stata fortemente ritardata?
- Perché interviene immediatamente l'FBI e le prime notizie approfondite giungono dal New York Times (NYT)?
- Perché, se è vero che Lubitz avesse avviato il Controlled Flight Into Terrain (CFIT), la cosa non è stata rilevata dal Lufthansa Aviation Center (LAC) tramite l'Aircraft Communications Addressing and Reporting System (ACARS), che avrebbe poi potuto azionare il controllo da remoto dell'aereo?
- Come e perché si interrompe ogni comunicazione radio? Perché nessuno dei passeggeri in otto lunghi minuti manda un sms o tenta una chiamata? Perché il comandante non usa, o non riesce ad usare, il telefono satellitare di emergenza a sua disposizione?
- Perché il presidente francese, Hollande, la cancelliera tedesca, Merkel, e il premier spagnolo, Rajoy, si recano insieme a Seyne-les-Alpes, tre capi di Stato sul luogo della tragedia insieme, come mai visto prima?
Se le Autorità coinvolte comprendessero l'utilità di produrre almeno un comunicato che risponda o vanifichi queste domande, probabilmente porremmo dire fine ai complottismi di vario tipo che affollano internet e i social media in queste ore. Una ridda di ipotesi così cospicua da lasciar intravedere operazioni di sovraesposizione mediatica su tutta la vicenda dei numerosi "strani" incidenti aerei negli ultimi due anni.