E' cominciato stamane, all'interno di una sala appositamente allestita all'interno della questura di Ragusa, l'incidente probatorio per il trasferimento delle riprese effettuate dagli impianti di video sorveglianza, sia pubblici che privati, che il 29 novembre scorso, giorno del delitto del piccolo Loris Stival, ucciso a otto anni, strangolato con delle fascette di plastica, probabilmente dalla madre Veronica Panarello, attualmente rinchiusa nel carcere agrigentino di contrada Petrusa. Saranno riversate anche le immagini nei giorni precedenti all'infanticidio.

Anche il padre del bambino ucciso e abbandonato in una zona di campagna vicino a un torrente, Davide Stival, questa mattina ha indicato un perito, come ha spiegato il suo difensore, l'avvocato Daniele Scrofani.

Il consulente di parte nominato da Davide Stival, che continua a non credere nell'innocenza della moglie, è Maurizio Scalone, proprietario della società di impianti "Crea". Alle operazioni di riversamento delle immagini del giorno del delitto del piccolo Loris e dei giorni precedenti - utili a cristallizzare il quadro indiziario fin qui acquisito dalla procura della Repubblica di Ragusa che ha retto alla prova del tribunale del Riesame in attesa adesso dell'udienza in Cassazione per la scarcerazione di Veronica Panarello - prendono parte Luca Losio, perito nominato dal giudice per le indagini preliminari Claudio Maggioni che ha disposto la misura cautelare in carcere per la mamma presunta infanticida, il consulente della procura della Repubblica Ragusana, Giovanni Tessitore, direttore tecnico della Polizia di Stato di Caserta, e il perito nominato da Veronica Panarello, Pierdavide Scambi con il collaboratore Cristian Mendola.

Quando tutte le immagini saranno riversate e acquisite agli atti dell'incidente probatorio i server saranno riconsegnati ai proprietari privati e al Comune di Santa Croce Camerina. I video su cui stanno lavorando i tecnici e gli investigatori sono quelli che mostrerebbero il percorso effettuato in auto da Veronica Panarello il giorno del delitto, video che stanno alla base dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa l'8 dicembre scorso nei confronti della mamma del piccolo la quale, detenuta carcere di Agrigento, continua a dichiarare la sua innocenza.