Il Giornale ha pubblicato il nuovo video messaggio dello Stato Islamico. Il titolo, "Bruceremo ancora gli Usa", fa riferimento all'attentato delle torri gemelle l'11 settembre. La durata è di circa 12 minuti ed è sottotitolato in inglese. Il tono è come sempre a metà tra la creazione cinematografica volta a celebrare le imprese del Califfato e un sermone di prossima sventura per l'America e l'Europa.

La celebrazione riguarda ancora una volta le già note decapitazioni, il rogo del pilota giordano, ma anche svariati altri atti terroristici come l'attacco al dipartimento federale ad Ottawa in Canada, fino a una vera e propria presentazione della divisione informatica hacker del Califfato anche nota come Cyber Caliphate.

Ad impressionare è ancora una volta la presentazione di formati visivi dalle grafiche avanzate tanto, forse troppo, familiari ai giovani. La conclusione del video - ci permettiamo di aggiungere - sembrerebbe una di quelle storie da nerd minorenne della porta accanto se non fosse che ad essere violati sono ora siti fondamentali per la stabilità nazionale accompagnati non più da rivendicazioni di libertà umana e open source (Anonymous ci ha abituati fin troppo bene), bensì da minacce di morte in quanto cristiani, atei, ebrei.

Il messaggio

Tra una celebrazione e l'altra, il messaggio - nell'originale inglese certamente più preciso - afferma che l'America crede di essere sicura grazie alla sua posizione geografica ma adesso questa è divenuta già solo un sogno, un miraggio, oggi nessun posto del globo è più al sicuro.

A essere sottolineato è il fatto che i Mujahedeen, nonostante prima avessero meno risorse di oggi, sono riusciti ad attaccare New York bombardando le torri gemelle l'11 settembre. È stato inferto un colpo fatale che ha scosso l'economia americana in modo veramente forte.

Particolare è anche la lettura socio-politica fatta dall'Isis a proposito del fatto che "da quel momento l'America ha arruolato sempre più soldati per convincere la gente che l'America è un posto ancora sicuro".

Ancora, "I mujahedeen sono oggi enormemente più forti, posseggono risorse in numero maggiore rispetto al passato e, con la grazia di Allah, possono dirsi capaci di dar fuoco all'America ancora una volta".



Dopo un breve interludio parte un appello tra il macabro e il solenne "Oh ebrei, Oh cristiani, oh atei, oh apostati, oh criminali, oh nemici di Allah".

Ciò che segue è la dichiarazione del fatto che ciò che sarà mostrato nei confronti dell'occidente sarà solo forza e durezza. I disastri annunciati per noi andrebbero, a quanto pare, dalla morte alla depressione visto che "Coloro i quali fortunatamente non moriranno a seguito delle esplosioni o non saranno raggiunti dalle armi, moriranno nella propria rabbia quando si renderanno conto dei nostri successi".



Ancora una celebrazione, ad essere ricordato è questa volta il fatto che nonostante l'America avesse sostenuto e addestrato l'esercito Rafidi, il Califfato è riuscito a sconfiggerlo ed è stata tutta grazia di Allah. Allo stesso modo, con il volere di Allah presto anche l'11 settembre verrà a ripetersi. Ad essere precisato è anche il fatto che oggi i musulmani hanno uno Stato e che si tratta di un Califfato che taglia la gola a qualsiasi miscredente che non paghi il jizyah.