Le morti di Teresa Costanza e Trifone Ragone sono ancora avvolte nel più assoluto mistero. Questa la frase che meglio di ogni altra riassume in un solo colpo l'esito delle indagini svolte dagli inquirenti nei due mesi trascorsi dall'ormai famoso agguato avvenuto vicino al Palasport Crisafulli. Le ultime news sul delitto di Pordenone aggiornate ad oggi 21-05 non possono dunque non concentrarsi sulle due piste al momento ritenute più attendibili: da una parte l'ambiente dei locali notturni dove i due erano conosciuti con i nomi d'arte di Luca Bari e Greta, dall'altra l'ipotesi di un presunto stalker che perseguitava Teresa.

Quest'ultima pista viene in particolare ad essere avvalorata da alcuni insulti rivolti all'assicuratrice e incisi sull'ascensore del palazzo che ospita la casa in cui viveva, ma sin qui non si è risalito a nulla di più concreto. Né un nome, né altre minacce, nulla che possa far pensare ad un indizio.

Novità e aggiornamenti delitto di Pordenone, news 21-05: gli inquirenti brancolano nel buio, e la pista della caserma?

Ben quattro testimoni si trovavano vicini al luogo del delitto, quel giorno in quel parcheggio. Tutti e quattro hanno udito i sei spari esplosi dalla pistola che ha freddato Teresa Costanza e Trifone Ragone ma nessuno di loro ha visto il killer. Le ultime news sul delitto di Pordenone relative ad oggi 21 maggio non possono dunque non tornare agli innumerevoli interrogatori condotti dai carabinieri. Oltre 200 persone sono state sentite ma nessuno ha fornito indizi di una qualche rilevanza. C'è però il sospetto che fra i tanti interrogati ci sia qualcuno che sa ma che ha paura di parlare. E mentre gli inquirenti continuano ad interrogarsi sulla bontà di questa o quella pista, non si può non tornare con la mente all'atteggiamento tenuto dall'assassino. Freddezza, destrezza, grande capacità nel maneggiare l'arma da fuoco, ogni cosa fa pensare ad un uomo ben addestrato e abituato a compiere certe azioni. Questa considerazione aveva quasi subito dato il là all'ipotesi che il mistero del delitto potesse essere risolto scavando nella vita professionale di Trifone, di professione membro dell'Esercito. Qualcuno che aveva incontrato durante la sua carriera e che aveva un conto in sospeso con lui? A complicare il quadro il fatto che gli inquirenti non hanno ancora capito se il responsabile volesse effettivamente colpire entrambe le vittime o se fosse interessato ad una sola delle due e abbia colpito l'altra perché in quel momento si trovava lì. O peggio ancora per depistare le indagini e far pensare ad un duplice delitto voluto e cercato. O un 'nemico' di Trifone dunque o uno spasimante rifiutato da Teresa, magari lo stesso stalker che incideva insulti sulle mura del palazzo dove abitava la giovane assicuratrice. Troppi i se e troppi i forse: a questo punto non si può far altro che attendere nelle speranza che presto salti fuori qualcosa di più concreto.