Il ministero della Difesa iracheno ha annunciato la morte del numero due dello Stato Islamico, Abu Alaa al Afri, dato a capo dell'organizzazione dopo il grave ferimento e forse il decesso di al Baghdadi, cosa che peraltro il Pentagono ha sempre smentito. Il terrorista sarebbe stato ucciso in un raid della coalizione internazionale guidata dagli Usa, ma manca ancora la conferma americana.
Chi è al Afri
Al Afri, ex insegnante originario della regione Ninive, è un personaggio di spessore all'Interno dell'Isis. Assai carismatico e abile organizzatore, avrebbe avuto un ruolo di rilievo in numerose azioni del movimento.
Pare che per parecchio tempo abbia militato in Afghanistan (attorno al 1998) e poi sarebbe stato uno degli uomini del terrorista giordano in Iraq Abu Musab al Zarqawi, ucciso il 7 giugno 2006 in una casa vino a Baquba durante un attacco aereo congiunto delle forze statunitensi e giordane. Si dice che al Afri fosse uno dei possibili leader dello Stato Islamico, dopo l'uccisione dei precedenti, ma poi sarebbe stato scelto al Baghdadi. Avrebbe cercato di ricomporre la faida con il gruppo qaedista al Nusra.
Una taglia milionaria sulla sua testa
E' di qualche giorno fa la notizia che Il Dipartimento della Giustizia Usa ha posto su al Afri una taglia di 7 milioni di dollari. In questo modo si auspica che qualche jihadista attratto dal denaro collabori a stanare altri membri.
Nel caso di al Afri la sua pericolosità è stata accresciuta dal fatto che egli abbia ampliato i suoi contatti rivolgendosi al Nord Africa. Certo la sua eliminazione sarebbe un "bel colpo" nella lotta al Califfato in Iraq e in Siria.
Ricompensa prevista per chi segnala altri leader Isis
Insieme al presunto sostituto di al Baghdadi, sono state poste taglie sulla testa di Abd al-Rahman Mustafa al-Qaduli, considerato un importante esponente dello Stato Islamico e già membro di al Qaeda in Iraq; (7 milioni); Abu Mohammed al-Adnani, portavoce ufficiale del gruppo (5 milioni); Tayumurazovich Batirashvili, georgiano, comandante nella Siria del Nord (5 milioni); Tariq Bin-al-Tahar Bin al Falih al-Awni al-Harzi, considerato il responsabile degli attentatori suicidi dell'Isis.