L'hanno trovato penzoloni intorno alle 18 di ieri nel deposito della sua azienda, nella zona industriale di Lecce. Rocco Gnoni, 64 anni, noto geologo ed imprenditore salentino, era già morto probabilmente da alcune ore quando è stato trovato impiccato nel deposito della sua azienda di ispezioni idrogeologiche. I sanitari del 118, intervenuti prontamente sul posto, non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo.
Gnoni era originario di Torre Paduli, frazione di Ruffano, circa 50 chilometri a sud di Lecce, ma viveva nel capoluogo salentino ormai da tanti anni. Definito da amici e conoscenti come un gigante buono ed allegro, oltre che valido professionista ed imprenditore, era stato capace di collezionare negli ultimi anni una serie di appalti e rapporti professionali, anche con enti locali e pubbliche amministrazioni. Evidentemente qualcosa non andava più per il verso giusto negli ultimi tempi, tanto che la tesi più accreditata, quanto al movente del suicidio, starebbe in alcune difficoltà economiche e professionali insorte con prepotenza ultimamente.
L'imprenditore dunque, sarebbe incappato in pesanti difficoltà economiche, determinate dalla spietata crisi in atto e probabilmente anche da pesanti ritardi nei pagamenti da parte di alcuni clienti e delle pubbliche amministrazioni in particolare. Recentemente la società di cui era responsabile il geologo, aveva ricevuto anche un'importante incarico dal Comune di Gallipoli per lavori relativi al rifacimento di una sede stradale sprofondata qualche anno fa in quanto costruita su di alcune grotte. Il sindaco di Gallipoli aveva incontrato Rocco Gnoni per ricevere rassicurazioni sull'osservanza dei tempi e degli interventi previsti nel contratto di appalto. I lavori non ebbero inizio, con grande sconcerto e del primo cittadino e dei residenti.
Il corpo dello sfortunato geologo è stato condotto presso la camera mortuaria dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, in attesa dell'autopsia.