'Gattini su Salvini', e scatta la rivoluzione virtuale. Si potrebbe parlare di 'trollaggio' o di "flash mob virtuale" riferendoci all'iniziativa del gruppo 'Progetto Kitten', una pagina nata sul noto social network Facebook circa cinque giorni fa, che ha già raggiunto più di 4300 "mi piace", e continua a farne incetta. Il motto del Progetto Kitten proclama: "portiamo pucciosi gattini messaggeri di amore sulle bacheche di chi se la prende sul serio!" Tale progetto diventa poi trampolino di lancio per un'altra iniziativa: gli amministratori del gruppo programmano per il 7 Maggio 2015 un evento con lo scopo di "innaffiare la bacheca di Salvini di gattini pucciosi".
Ed è subito pioggia di foto di gatti sulla pagina Facebook del leader della Lega.
La data della protesta - L'evento fissato per il 7 Maggio, dalle ore 15 alle 15.30, circolava sulle pagine di Facebook già da alcuni giorni e il monito era chiaro: si invitavano i cittadini social a "scatenare pucciosi gattini sulla bacheca di Salvini in nome dell'amore". In sostanza gli utenti erano chiamati a commentare i post pubblicati da Salvini con foto di gatti. L'obiettivo primario degli organizzatori era quello di cercare di ammorbidire i modi rudi che il leader della Lega adotta spesso per esprimersi. A chi in precedenza lo aveva criticato di non bloccare coloro che sulla sua pagina si lasciavano spesso andare in commenti offensivi e razzisti, Salvini rispondeva di non occuparsi di ciò che i suoi fan commentano sulla sua bacheca o talvolta si limitava a difendere la tutela della libertà di espressione.
Ma la risposta di Salvini all'invasione felina non è stata altrettanto accomodante: gli amministratori dell'account della pagina ufficiale del politico infatti, attorno alle 17, minacciano di cancellare le foto pubblicate nella sezione dei commenti, accennando alla volontà di fare "pulizie di primavera" su una "pagina sincera".
A poco è però servito l'ammonimento: in tarda serata infatti sulla pagina colpita erano ancora visibili fotomontaggi con Salvini e gatti di ogni specie: da quello col broncio a quello che dorme; da quello in giacca e cravatta ai fotomontaggi con la testa di Salvini applicata ad un corpo di felino. In più di 25 mila utenti hanno partecipato all'iniziativa, che poi ha preso piede anche su Twitter dove l'hashtag #gattinisusalvini è già diventato Tranding Topic, il più cliccato delle ultime ore.
Il creatore del Progetto Kitten in principio era solo, mentre adesso la pagina è gestita da lui ed altri quattro amici, tutti sulla trentina d'anni, che preferiscono rimanere anonimi. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera egli afferma che l'iniziativa è partita per caso, discutendone con gli amici al tavolo di un bar. Garantisce che dietro al progetto non vi sia una vera e propria motivazione politica: "abbiamo scelto Salvini perché il suo nome fa rima con gattini". L'autore della pagina però non nega che uno dei motivi scatenanti dell'iniziativa era legata al desiderio di smorzare i toni di alcune dichiarazioni del leader della Lega, in riferimento al reato di tortura: "Dopo i toni accesi di 'tortura' e 'fucilate', Salvini ha bisogno di essere puccettato!
" Progetto Kitten però ha mire lontane: altri personaggi potrebbero finire presto nel mirino, e non solo politici ma anche cantanti e attori, tra questi infatti sul podio spicca Fedez, Vittorio Sgarbi e Alessandro di Battista del Movimento Cinquestelle.