Il Terremoto che ha devastato il Nepal il mese scorso ha sprigionato un'energia 700 volte superiore alla bomba atomica lanciata dagli Stati Uniti su Hiroshima, ha dichiarato Efthimios Lekkas, professore di geologia all'università di Atene.

Efthimios Lekkas ha dichiarato durante un'intervista la "distruzione totale" verificata nella capitale di Kathmandu. "Subito dopo il mio arrivo, l'equipaggio medico ha iniziato immediatamente gli interventi di soccorso", dichiara lui. L'esperto ha preso parte ai salvataggi dello tsunami in Thailandia, nel 2004, e del terremoto in Haiti, nel 2010.

"La popolazione è sotto shock" dichiara Lekkas. "Nei primi mesi saranno accolti ovunque, ma lontani dalle case. Inoltre, alcuni dispersi in preda al panico stanno lasciando la capitale di Kathmandu", aggiunge l'esperto.

" Sappiamo che gli abitanti del Nepal sapranno di certo rialzarsi, essendo persone abituate a vivere in condizioni difficili, vivono una vita semplice senza comodità", sottolinea il professore.

L'esperto greco ha dichiarato che si aspetta a un'altro "grande terremoto" nei mesi successivi.

Il bilancio delle vittime del terremoto in Nepal si attesta intorno a 6.204 morti e 13.932 feriti, dichiara AFP. Dalle prime stime fatte dalle autorità, la somma necessaria per ricostruire l'intera città oscilla intorno ai 2 miliardi di dollari.

L'ONU dichiara che 8 milioni di abitanti, tra cui 1,7 milioni di bambini, sono stati afflitti dal sisma di magnitudo pari a 7,8 gradi, la più grande catastrofe in Nepal negli ultimi 80 anni.

Il ministro delle finanze Ram Sharan Mahat ha dichiarato che il governo nepalese avrà bisogno di circa 2 miliardi di dollari per la ricostruzione delle case, degli ospedali e dei monumenti storici distrutti dal sisma.

Molti paesi Europei sono disposti ad aiutare il Nepal, tra cui gli Stati Uniti, pronti a inviare diverse squadre di soccorso nella capitale. L'India ha annunciato nei prossimi giorni l'invio di aerei forniti di cibo e medicinali, insieme a una squadra di 40 persone addestrate nella ricerca dei dispersi.