È stato grazie all'identikit fornito dalla tassista aggredita venerdì, se ora il maniaco di Roma ha un nome. Si chiama Simone Borgese e ha confessato l'odioso reato. L'uomo, un romano di 30 anni e padre di una bambina ha diversi precedenti penali, perfino una denuncia per maltrattamenti contro la ex moglie, da quanto emerge dalle sue dichiarazioni. 

Ora deve rispondere di lesioni, violenza sessuale e rapina. Al momento del suo arresto alcune tassiste sono arrivate davanti alla sede della Questura e lo hanno insultato esprimendo solidarietà verso la loro collega.  

Dimessa con una prognosi di 25 giorni, per adesso, la vittima, non se la sente di aggiungere altro: il dolore per la violenza subita è troppo forte. Più dei lividi che porta in viso. "Pensavo volesse scendere, mi sono voltata per chiedergli i soldi e mi ha colpito con un pugno. Ero stordita, incapace di reagire". Poi dopo la violenza ha chiesto aiuto: "Venitemi a prendere, mi hanno violentata".

Secondo Loreno Bittarelli, Presidente della cooperativa di radiotaxi 3570, le violenze contro i tassisti sono all'ordine del giorno e il 90% di loro non denuncia. Se donne sono esposte anche ad aggressioni sessuali, prova di quanto ancora oggi sia difficile essere donne e lavoratrici in Italia. 

Infatti, molte colleghe della vittima aggredita dichiarano che non si tratterebbe di un caso isolato. Secondo la loro testimonianza, sarebbero in tante ad aver subito molestie sessuali di ogni tipo. "Abbiamo paura. Non è la prima volta che accadono episodi di aggressioni e violenze alle tassiste. Certo, questo è particolarmente grave ed eclatante". Una di loro racconta: "Mi è capitato con le persone più insospettabili, una volta con un sessantacinquenne che avevo preso all'aeroporto e l'ultimo pochi giorni fa da un uomo che aveva proprio un aspetto perbene".

L'uomo attualmente si trova rinchiuso nel carcere di Regina Coeli da domenica. Intanto, il sindaco Ignazio Marino ha deciso che il Campidoglio si costituirà parte civile al processo. "Come ho detto fin dall'inizio, si tratta di un crimine terribile che colpisce l'intera città, compiuto oltretutto ai danni di una lavoratrice che stava svolgendo un servizio pubblico. Ho manifestato alla vittima tutta la mia vicinanza rispettando le sue ovvie esigenze di riservatezza. Roma è al suo fianco", dichiara Marino.