Non si fermano le indagini per cercare di capire che cosa possa essere accaduto a Guerrina Piscaglia, la casaligna cinquantenne di Cà Raffaello, della quale non si hanno più tracce da più di un anno. Gli inquirenti, al momento, escludono che la donna si sia allontanata volontariamente e sono convinti che sia stata uccisa da Padre Gratien Alabi, il religioso congolese con il quale, molto probabilmente Guerrina ha avuto una relazione. Sono infatti stati trovati dei messaggi molto compromettenti sul cellulare del prete africano: in uno di essi, la Piscaglia afferma di essere incinta di lui.

In un altro gli scrive di essere pronta a venire in canonica per poi fare l'amore con lui. Le ultime news sul caso si concentrano su una nuova testimone, la quale, è stata intervistata dalla trasmissione "Estate in diretta" e ha espresso la sua opinione su Padre Gratien Alabi. Vediamo tutti i dettagli delle ultime indiscrezioni.

C'è una niuova testimone: la verità è vicina?

La testimone si chiama Lucia e ha affermato di avere frequentato spesso la parrocchia di Padre Gratien Alabi, aggiungendo che conosceva molto bene il sacerdote congolese. "Padre Gratien ci ha sempre definito 'molto freddi' come abitanti e continuava a ribadire di volersene tornare in Africa, dato che non si trovava assolutamente bene in Italia.

Faceva spesso dei commenti molto negativi su Cà Raffaello, dicendo di non apprezzare affatto quell'ambiente poco accogliente. Padre Gratien non chiedeva mai denaro a coloro che frequentavano la parrocchia, ma accettava sempre le offerte", sono queste le parole di Lucia, un'altra testimone per quanto riguarda la vicenda di Guerrina Piscaglia.

In ogni caso, la posizione di Padre Gratien Alabi resta fortemente compromessa dopo le dichiarazioni di Cristina, la prostituta rumena che ha dichiarato di avere avuto dei rapporto a pagamento con il religioso congolese. La donna ha anche aggiunto di avere ricevuto minacce di morte da Alabi, ma la sua testimonianza non si è fermata qui.

Cristina ha infatti rivelato che Gratien avrebbe ospitato a Perugia per circa sette giorni una prostituta di origine ungherese che avrebbe avuto problemi con la droga. Al momento la testimonianza di Cristina è al vaglio degli inquirenti, ma se fosse confermata, Padre Gratien Alabi non avrebbe scampo. L'impressione è che la verità non tarderà ad emergere.