Una storia d'amore e morte ci arriva da Piombino, provincia di Livorno. Una donna che, dopo aver assistito alla morte del marito, per alcuni giorni non riesce a staccarsi dal suo cadavere e continua ad accudirlo fino a quando, disperata, non decide di raggiungerlo tagliandosi le vene. Il gesto disperato di questa moglie 36enne, per fortuna, è stato fermato dall'intervento della figlia, una bambina di appena 10 anni che, resasi conto che in casa stava accadendo qualcosa di strano, ha deciso di chiedere aiuto alla zia. Adesso la donna, dopo il tentato suicidio, si trova ricoverata in ospedale in gravi condizioni, ma almeno può ancora lottare per la sopravvivenza.
Il marito aveva problemi di salute: deceduto per cause naturali
Secondo le prime informazioni che trapelano su questa drammatica vicenda, Gianni Volterra, 47 anni, sarebbe morto per cause naturali. L'uomo, infatti, pare soffrisse di problemi di cuore e diabete. Da una prima analisi del medico legale giunto in casa dei coniugi, sarebbe confermato il decesso dovuto ad una delle patologie di cui il Volterra soffriva. La moglie, quando si è resa conto che l'amato marito era spirato, invece di chiamare i soccorsi, si è barricata in camera per due giorni, vegliando il corpo. Poi, probabilmente stremata dal dolore e dalla disperazione, ha preso la decisione di suicidarsi tagliandosi le vene.
La figlia di 10 anni ha chiesto aiuto e ha salvato la madre
La bambina, di appena 10 anni, quando si è resa conto che da circa 48 ore la madre era chiusa in camera da letto, ha capito che stava accadendo qualcosa di anomalo ed è corsa a chiamare la zia, chiedendo aiuto. Quest'ultima, immediatamente ha avvisato i carabinieri.
Le forze dell'ordine, quando sono giunte sul luogo della tragedia, hanno fatto irruzione nella camera della coppia e lì hanno visto il corpo senza vita dell'uomo e la donna che giaceva sul pavimento, con le vene tagliate, in un lago di sangue. La 36enne ucraina è stata trasportata d'urgenza in ospedale e ricoverata in terapia intensiva in gravi condizioni.
I carabinieri stanno indagando sull'accaduto e il magistrato ha chiesto un'ulteriore, approfondita autopsia sul corpo del 47enne che, ad un primo esame, non presentava segni di violenza. La bambina, intanto, è stata affidata alla zia.