Il quotidiano online Affari Italiani riporta a caratteri cubitali che un asteroide gigante potrebbe cadere sulla Terra fra tre mesi, distruggendo tutto quello che conosciamo. In poco tempo tanti blogger hanno sostenuto che una profezia della Bibbia anticipasse l'estinzione della nostra specie e questo asteroide fosse la conseguenza del volere di Dio. Un asteroide in rotta di collisione con la Terra troppo grande per essere fermato. Se così fosse la nostra specie avrebbe pochi mesi di vita. La Nasa ha smentito queste illazioni e ha rassicurato che dalle informazioni in loro possesso non ci sono pericoli immediati per il nostro futuro.

Anche il Mattino di Napoli riporta la notizia. Il quotidiano conferma in un virgolettato che uno tsunami ucciderà migliaia di persone. Possiamo tirare un sospiro di sollievo, si tratta di simulazioni.

Siamo al sicuro ?

Per fortuna tutte queste notizie della fine settembrina sono infondate. E' vero invece che l'Università di Southampton ha creato un modello per valutare gli effetti dell'impatto di un asteroide. Gli scienziati hanno stabilito matematicamente che basterebbe un asteroide di piccole dimensioni per distruggere tutto il Regno Unito con un immenso tsunami. Il pericolo più grande negli impatti di asteroidi viene dal mare. Una grande massa d'acqua attraverserebbe tanti territori, allagando le città costiere e arrivando all'entroterra. Gli scienziati sono coscienti di questo pericolo. Anche per questo il 30 Giugno si è festeggiato l'Asteroid Day, una manifestazione per ricordare Tunguska, la località russa che nel 1908 subì una violentissima esplosione provocata da un meteorite. Sono state proposte varie soluzioni alternative per difenderci da un asteroide: deviarlo, bombardarlo con le testate nucleari o ridisegnare l'orbita con un paracadute solare. Nessuno studio però è stato messo in pratica concretamente in attesa di fondi. Di tutti gli asteroidi che costituiscono un pericolo per noi ne abbiamo scoperto solo l'1%. Questo dato è troppo basso e ci espone a un pericolo concreto. Questi allarmi virali falsi potrebbero servire a sensibilizzare l'opinione pubblica prima che arrivi il giorno di un pericolo reale. Alla Nasa e negli altri centri spaziali il lavoro per mettere al sicuro il nostro pianeta è tutt'ora in corso.