Nella giornata di martedì si terrà una riunione fondamentale per capire meglio l'evolversi della situazione in Turchia. Il governo turco ha infatti ottenuto un incontro straordinario con il Consiglio Atlantico. Questa sessione speciale è stata indetta dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg in seguito alla decisione di Ankara di appellarsi all'articolo 4 del trattato di Washington. Ai sensi dell'articolo 4 infatti, ogni Stato membro ha il diritto di richiedere una consultazione ogni volta che l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza è messa in pericolo.
L'incontro, in programma per il 28 luglio, vedrà la partecipazione degli ambasciatori di tutti e 28 gli Stati membri della NATO. Sarà un'importante occasione per rendersi conto dell'effettiva gravità della situazione e per ottenere informazioni circa i provvedimenti che la Turchia ha intenzione di adottare .
Nel frattempo il sangue non smette di scorrere. Due soldati turchi sono morti e quattro sono rimasti feriti in seguito all'esplosione di un'autobomba. I militari sono stati attaccati mentre si trovavano all'interno del distretto di Lice nella provincia di Diyarbakir nel sud-est del paese. In quella zona è presente una forte maggioranza curda e l'attacco è avvenuto dopo che il Kurdistan Workers Party (PKK) aveva minacciato di non voler più osservare la tregua in seguito all'offensiva perpetrata dagli aerei turchi nel nord dell'Iraq.
Un'importante dichiarazione arriva direttamente da Washington, in particolare dal portavoce della Casa Bianca, Alistair Baskey. Egli condanna fortemente i recenti attacchi terroristici orchestrati dal PKK, sottolineando inoltre che la Turchia, oltre ad essere uno Stato membro della NATO, è anche un alleato degli stessi Stati Uniti.
Lo stesso Baskey , pertanto, ha invitato il PKK a sospendere le azioni terroristiche e a sedersi nuovamente al tavolo delle trattative con il governo turco, nella speranza che questa ondata di violenza possa esaurirsi molto presto.