Non sembra volersi fermare l'ondata di rapimenti che sta flagellando la Libia in queste ultime settimane. L'ultimo in ordine di tempo si è materializzato nella giornata di oggi, quando quattro uomini sono stati sequestrati all'altezza di un posto di blocco nelle vicinanze della città di Sirte.Le vittime sono quattro professori indiani che insegnano all'università di Sirte.
Si sospetta che il responsabile del rapimento sia lo Stato Islamico. Dopo la morte del leader libico Muammar Gheddafi nel 2011, la Libia, senza più un governo forte e stabile, ha vissuto - e continua a vivere - un periodo profondamente convulso e caotico, caratterizzato da costanti lotte tra varie milizieper l'ottenimento del potere.
In questo scenario l'ISIS è stata abile a sfruttare la situazione di instabilità per infiltrare numerosi combattenti all'interno del territorio. In particolare è riuscita a stabilire una forte presenza a Sirte, luogo del sequestro.
Il governo indiano tratta la liberazione
Poche ore fa, con una nota apparsa sul proprio profilo twitter, il ministro degli esteri indianoSushma Swarajha dato un aggiornamento relativo allasituazione. Il ministro ha garantito che il governo è “in grado di ottenere il rilascio” di due insegnanti, mentre per gli altri due si continuerà a trattare.Un parente di una delle vittime ha fornito ulteriori dettagli sull'accaduto: “I quattro stavano tornando in India via Tripoli e Tunisi, quando sono stati arrestati ad un posto di blocco a circa 50 km da Sirte".
Il portavoce di Swaraj ha poi aggiunto che gli indiani "sono stati riportati alla città di Sirte".
Altri 39 ostaggi indiani si trovano a Mosul
Questa non è la prima volta che dei cittadini indiani vengono rapiti. Nel giugno del 2014 infatti, un gruppo di 39 operai edili indiani è stato sequestratonella città irachena di Mosul.
Gli uomini sono tuttora nelle mani dei rapitori.Mercoledì, in occasione di una seduta del parlamento, il ministro di Stato per gli affari esteri indiano VK Singh si è espresso cosi in merito alla faccenda: “Secondo le informazioni più recenti provenienti da più fonti, i 39 operai sono tutti al sicuro. Il governo sta facendo tutti gli sforzi possibili e prendendo tutte le misure necessarie per garantire la loro liberazione. Da informazioni arrivate direttamente dall'ambasciata indiana a Baghdad, gli ostaggi si trovano ancora a Mosul e sono sotto il controllo dello Stato Islamico”.