Si chiama Giosuè Ruotolo, ha 26 anni ed è originario di Somma Vesuviana. Potrebbe essere stato lui l'autore del duplice delitto di Pordenone, dove hanno perso la vita, circa sei mesi fa, Trifone Ragone e Teresa Costanza.

L'uomo, fermato dai carabinieri, è un caporale del 132esimo reggimento carri di Cordenons: è indagato per omicidio e per porto abusivo di armi. Per più di un anno ha vissuto insieme in appartamento con Trifone Ragone e con altri due commilitoni, prima che la vittima si trasferisse per andare a vivere con la povera fidanzata.

Delitto Trifone Ragone e Teresa Costanza: non c'è ancora la prova schiacciante

Al momento non c'è ancora la prova inconfutabile per la colpevolezza ma 'solo' una serie di forti indizi: quindi, è d'obbligo la prudenza. L'avviso di garanzia è stato emesso nei confronti di Giosuè Ruotolo in quanto sarebbero emerse delle importanti discrepanze dall'esame incrociato dei dati relativi ai verbali relativi alle varie testimonianze, ai tabulati telefonici e alle immagini delle telecamere.

Inoltre, l'auto del commilitone di Trifone Ragone, un Audi A3 di colore grigio, è stata intercettata in una via che potrebbe essere stata una via di fuga per l'assassino.

In ogni caso, pare certo che il killer abbia agito da solo e che il vero bersaglio fosse Trifone Ragone.

Omicidio Pordenone: possibile movente delitto, Giosuè Ruotolo portò la bara di Trifone

Resta da stabilire ora i dettagli relativi al movente dell'omicidio. 'Il movente è individuale' ha sentenziato il procuratore Marco Martani anche se non esistono certezze in merito: si sospetta di una discussione, di una lite tra i due militari che sarebbe poi sfociata nel tragico duplice omicidio avvenuto il 17 marzo scorso nel parcheggio della palestra di Via Crisafulli.

Francesco Ragone, padre della vittima, è letteralmente sconvolto: 'Quell'uomo era nel picchetto d’onore. Ha avuto persino il coraggio di portare la bara sulle spalle.' Per l'uomo, la notizia del fermo di Giosuè Ruotolo, è stata un autentico fulmine a ciel sereno: 'Non lo conosciamo direttamente, siamo scombussolati'