E’ Christian Leonardi l’assassino di Eligia Ardita, la donna uccisa lo scorso 19 gennaio presso la propria abitazione sita a Siracusa in via Calatabiano. Le ultime news sull’omicidio di Eligia Ardita aggiornate ad oggi 29 settembre si rifanno dunque alla confessione resa dall’uomo che però non convince del tutto gli investigatori. I Ris della sezione di Messina che l’hanno inchiodato alle proprie responsabilità parlano infatti di ‘aggressione ancora da ricostruire’, segno evidente di come qualcosa non torni. Nessun dubbio invece sul luogo del delitto ovvero la casa coniugale dei due, che il capo della Procura Francesco Paolo Giordano e il Procuratore aggiunto Fabio Scavone hanno già provveduto a sequestrare.

Notizie omicidio Eligia Ardita oggi 29 settembre: ecco come Christian Leonardi ha ucciso la moglie

L’ha spinta contro il muro. L’ha colpita. Lei è svenuta. Ha vomitato. E dopo è morta. Non esistono certo dei modi di morire ‘migliori’ di altri, ma essere brutalmente strappati alla vita per mano del padre del figlio che porti in grembo è davvero la più crudele delle opzioni. E’ morta così Eligia Ardita, che la sera del 19 gennaio scorso iniziò a litigare col marito Christian Leonardi che si stava recando in una sala giochi con alcuni amici. La donna era contraria, da lì é nata una lite furibonda. Leonardi ha afferrato Eligia e l’ha spinta contro il muro tentando di tapparle la bocca perché non ne sopportava le urla.

Poi l’ha colpita, non ricorda dove né con cosa, lei ha iniziato a vomitare, poi a rantolare. Infine è morta. Le ultime news sull’omicidio di Eligia Ardita aggiornate ad oggi 29 settembre si rifanno dunque alla dinamica dell’aggressione e ai tanti punti oscuri su cui gli inquirenti sono intenzionati a far luce.

Novità omicidio Eligia Ardita oggi 29 settembre: Leonardi aveva premeditato il delitto? Qualcuno l’ha aiutato?

Leonardi ha dichiarato che non aveva alcuna intenzione di uccidere la moglie. La sua idea era solo quella di zittirla perché stava urlando troppo forte. Lì però è scattato un raptus che ha portato agli scenari che abbiamo descritto su.

Gli inquirenti tuttavia non escludono che l’uomo avesse architettato l’omicidio premeditandolo: non sono certi infatti che la lite sia scattata per i motivi dichiarati dal reo confesso né che la dinamica dell’aggressione coincida con il racconto offerto dall’uomo. Saranno le analisi eseguite in queste ore sull’appartamento teatro del delitto a chiarire ogni cosa. Ma c’è dell’altro. Non è detto che Leonardi abbia agito da solo: tra la morte di Eligia e la chiamata ai soccorsi trascorre infatti troppo poco tempo perché l’uomo possa ripulire tutto da solo. La tesi di un possibile complice rimane dunque in piedi, la stessa che sostengono i genitori di Eligia, che adesso hanno quanto meno dato un volto alla mano che gli ha portato via la figlia.