L’alluvione che si è abbattutain Campania e che ha colpito violentemente il Sannio avrà ripercussioni gravissime per l’intera economia italiana. Migliaia di aziende agricole sono in ginocchio distrutte da frane, smottamenti e dalla piogge torrenziale che hanno distrutto tantissime realtà imprenditoriali della regione.

Il 96% dei comuni a rischio idrogeologico

Nel Sannio il 96% dei comuni si trova in zone a rischio idrogeologico, circa trecento mila persone sono esposte al rischio di alluvioni e circa ottomila a quello di frane. Sono dati che emergono da un primo monitoraggio fatto nel territorio dalla Coldiretti, che sta cercando di quantificare i danni subiti dal comparto agricolo in seguito all’alluvione.

Le frane e gli smottamenti sono la conseguenza di un territorio molto fragile, particolarmente esposto al rischio di natura idrogeologica.

I danni sembrano davvero inestimabili e il settore maggiormente colpito pare essere quello vinicolo con la distruzione di miglia di ettari di viticoltura, danni destinati a compromettere la produzione dei prossimi anni. I terreni, devastati dalla grande quantità d’acqua caduta, non saranno pronti per i prossimi raccolti con ingenti danni per l’economia non solo regionale, ma anche nazionale. La produzione alimentare ne risentirà tantissimo così come la produzione di vino, fiore all’occhiello di una regione che negli ultimi anni, grazie ad aziende all’avanguardia, ha saputo raggiungere ottimi livelli nel settore vitivinicolo.

Aziende distrutte dal fango

L’esempio più evidente dei danni provocati dall’alluvione è dato dalla perdita di ben ottantamila bottiglie di vino Falanghina e Aglianico del Sannio Doc, letteralmente sparite sotto il fango che ha distrutto la cantina di Solopaca, famosa per la produzione di vini pregiati esportati in tutto il mondo.

Il fango non solo ha sommerso le bottiglie, ma ha distrutto anche vari materiali, oltre che danneggiare l'intera struttura.

Occorrono aiuti straordinari

La Coldiretti chiede interventi straordinari,per cercare di dare una mano d’aiuto concreta alle imprese colpite seriamente dall’alluvione. Bisogna dare sostegno alle aziende perché possano riprendere a produrre e dare un contributo importante alla crescita economica del paese, cosa che, ad oggi, sembra davvero difficile.