Anonymous, la nota e discussa comunità di attivisti che operano online anonimamente, ha reso noto quali misure intende adottare contro lo Stato Islamico. Da poco hanno lanciato l’hashtag #OpParis. Anonymous dichiara una “cyber-guerra” all’ISIS, annunciando il tutto in un video diffuso in Internet in cui vengono rivolte le seguenti minacce a tutti i fedelissimi dello Stato Islamico. Di seguito è riportata la minaccia resa nota dagli hacktivist: “Siamo sulle tracce degli appartenenti ai gruppi terroristici responsabili degli attacchi, non ci fermeremo, non dimenticheremo, e faremo tutto il necessario per porre fine alle loro azioni”.
Parole che hanno un sapore di severità nei confronti di coloro che non si sono fatti scrupoli nell’uccidere oltre 120 persone e ferirne altre centinaia in quella che passerà alla storia come “La strage di Parigi”.
Anonymous aveva già promesso di attaccare l’ISIS dopo l’attentato a Charlie Hebdo
Dopo il duro colpo inferto dall’ISIS al giornale satirico “Charlie Hebdo”, Anonymous aveva già reso noto che avrebbe attaccato il Califfato comandato da Abu Bakr al-Baghdadi, e infatti avevano mantenuto la promessa. Dopo l’attacco Charlie Hebdo, infatti, Anonymous aveva già colpito e bloccato tutti gli account che propagandavano l’ISIS e la “jihad”. Non avevano semplicemente segnalato alla società Twitter quali account contenevano la propaganda estremista, ma addirittura li avevano letteralmente presi d’assalto.
È stato un lavoro molto certosino che richiede tempo e sforzi. Per dare un'idea del lavoro che si è fatto, ecco qualche dato: i siti chiusi sono stati ben 149, gli account bloccati sono stati oltre26 mila. Molti si chiederanno di quale utilità vi sia bloccare l’ISIS in rete. Oggi uno dei metodi principali che l’ISIS usa per reclutare nuovi adepti e per propagandare la jihad è proprio Internet. Impedendo all’ISIS di poter utilizzare il web per i propri scopi, si toglie allo Stato Islamico una opportunità importante di esercitare il proprio potere mediatico.