Il più grave attacco terroristico mai compiuto in Europa, l'11 settembre francese; sono alcune definizioni usate per descrivere l'attentato avvenuto ieri a Parigi. Esplosioni durante l'amichevole tra Francia e Germania, sparatorie a Les Halles, colpi di kalashnikov in un ristorante del decimo arrondissement, attacco al Bataclan, famoso locale per concerti, dove si stava svolgendo il live di una band heavy metal americana. Secondo le fonti di polizia, i morti sarebbero circa centosessanta; numeri confermati anche dalla "Cnn", ma che nelle ultime ore potrebbero aumentare.

In azione anche tre kamikaze; quaranta sarebbero i morti allo Stade de France, mentre centodiciotto sarebbero le vittime del Le Bataclan. I terroristi non hanno solo sparato, ma hanno anche preso in ostaggio circa cento ostaggi all'interno del rinomato locale; quaranta di essi si sarebbero salvati grazie al blitz della polizia francese. L'Isis ha rivendicato l'attacco: "Abbiamo punito la Francia per il suo intervento in Siria e in Iraq al fianco degli Stati Uniti. Ora sarà il turno di Londra, Washington e Roma", si legge su Twitter. I militanti dello Stato Islamico hanno festeggiato su Internet, con l'hashtag "Parigi in fiamme".

Attacco a Parigi, testimonianze shock dei sopravvissuti

Alcune persone, presenti al Bataclan, hanno testimoniato che i terroristi hanno sparato al grido di "Allahè grande".

"Hanno ucciso a freddo gli ostaggi uno per uno; ricaricavano le armi e sparavano di nuovo", ha riferito a Le Figaro un uomo che stava assistendo al concerto. Un altro giovane che è riuscito a scappare dal Bataclan, ha rivelato: "C'era sangue dappertutto, sparavano sulla folla; è stata una carneficina". Il presidente francese Hollande, che era allo stadio per la gara amichevole tra Francia e Germania, ha annunciato i diretta televisiva la chiusura delle frontiere e lo stato d'emergenza. Un giovane che era allo stadio ha raccontato di essere ancora sconvolto per avere visto un attentatore aprire il fuoco contro una donna e i suoi figli.