Milano, inserita dall'informativa dell'Fbi come probabile bersaglio da parte dei terroristi, da qualche giorno è presidiata da un gran numero di agenti di polizia e militari: la città è in uno stato d'allerta e, purtroppo, i mitomani complicano le cose lanciando falsi allarmi e seminando il panico tra la popolazione. Giovedì 19 novembre, per esempio, a causa di una valigia abbandonata sulla banchina della linea gialla, la metropolitana fermata Duomo ha chiuso. La stazione è stata evacuata e chiusa per circa 40 minuti, tutto è tornato alla normalità dopo i necessari controlli.

In mattinata altri due allarmi: al consolato americano e alla Mangiagalli

Nel primo caso, nessun riscontro di pericoli alla segnalazione di un pacco sospetto intorno alle 8, proprio di fronte all'edificio. Gli artificieri hanno trovato all'interno del pacco alcune confezioni di tonno, da consegnare probabilmente a una mensa della zona. Nel secondo, intorno alle 10, è arrivata una telefonata alla portineria della clinica Mangiagalli: segnalava la presenza di un "individuo imbottito di esplosivo" nei dintorni dell'ospedale, ma la volante non ha trovato alcun riscontro alla segnalazione.

Nel corso della giornata altri due episodi, all'ospedale San Paolo e vicino alla stazione Centrale: alcuni passanti, notando un voluminoso borsone sotto un fuoristrada parcheggiato in piazza Luigi di Savoia, pensando a esplosivi hanno allertato le forze dell'ordine.

Giunti sul posto, gli artificieri hanno trovato solo dei prodotti farmaceutici. Al San Paolo, il personale ha notato due persone "di aspetto mediorientale" che, dopo essersi recati in bagno per lavarsi, sono poi ripartiti su un'auto sospetta con targa francese. I carabinieri hanno poi accertato che i due erano cittadini romeni di etnia rom e che il veicolo - poi risultato un furgone - risultava negativo a ogni segnalazione.

In serata una valigia sospetta in via Silvio Pellico

Anche in questo caso sono intervenuti gli artificieri che, dopo aver fatto sgomberare l'area, hanno utilizzato un cannone ad acqua per rendere inoffensivo l'eventuale ordigno. Sul posto è intervenuta anche una particolare figura tecnica del nucleo investigativo - il cosiddetto "incident commander" - che gestisce l'intero piano di intervento speciale: sospensione del traffico automobilistico, cinturazione dell'area, abbassamento delle saracinesche delle attività commerciali, allontanamento e messa in sicurezza delle persone presenti sul luogo.

All'interno della valigia sospetta, come nei casi precedenti, sono state trovate solo due borse di plastica vuote. Intanto, le forze dell'ordine presidiano in modo massiccio e continuo il centro della città: piazza della Scala e il Duomo restano i sorvegliati speciali, con tutti gli accessi sottoposti a minuziosi controlli.