Come era semplice immaginare adesso basta un niente per far scattare il panico tra i cittadini. A Roma si sono vissuti momenti di alta tensione quando è stato segnalato un pacco sospetto alla stazione Lepanto. Prontamente sono intervenute le forze dell’ordine che hanno subito chiuso il tratto della linea A tra Termini e Ottaviano ed hanno delimitato l’area vietando il passaggio alle persone. Le forze dell'ordine, con i specifici reparti, hanno verificato l’attendibilità o meno della segnalazione cercando di capire cosa ci fosse all'interno del pacco sospetto.

In un attimo nella stazione si è creato il panico generale tra le persone presenti terrorizzate dalla possibilità che si potesse trattare di un possibile attentato terroristico.

Falso allarme, ma quanta paura

Dopo i dovuti controlli le forze dell’ordine hanno appurato che, fortunatamente, si è trattato di un falso allarme e dopo qualche minuto hanno riaperto la metro. Adesso a Roma tutto è tornato alla normalità, o quasi, perché ognuno dentro porta il terrore di ciò che è successo a Parigi. Le ultime notizie riguardo l’allarme lanciato dall’FBI Usa che mette in guardia su possibili attentati in Italia, di certo non agevola, ma la vita continua e bisogna andare avanti. Se c’è una battaglia che i terroristi hanno vinto è proprio quella del terrore, sono riusciti a seminare il panico in tutta Europa facendo diventare le piccole cose possibili minacce di attentati.

La gente ha paura, le metropoli più importanti sono i bersagli preferiti da chi ama mietere terrore e Roma, con il Giubileo alle porte, è pericolosamente esposta. Con il messaggio di non blindare le porte delle Chiese, Papa Francesco ha voluto lanciare un messaggio di coraggio e di forza a tutti i cristiani perché reagiscano di fronte alla paura e alla politica del terrore.

In fondo questo è quello che loro vogliono, limitare la libertà della gente, attaccando Parigi hanno dimostrato proprio questo, ma non bisogna cadere nella trappola se si vuole uscire vincitori in una guerra contro un nemico invisibile.