Caso chiuso per il delitto di Garlasco che vide come vittima la giovane Chiara Poggi, uccisa nel 2007 in circostanze ancora non ben chiarite. Il fidanzato Alberto Stasi (32 anni) è stato condannato in Cassazione a 16 anni di carcere. Tuttavia, il procuratore generale aveva chiesto di rifare il processo dichiarando: "Le prove sono incerte ed il movente è stato costruito ad arte". Non sembra dello stesso parere Rita, la mamma di Chiara, la quale ha affermato: "Giustizia è fatta, Alberto per noi era come un figlio". Chiara fu trovata cadavere nella sua casa di Garlasco il 13 Agosto di 8 anni fa, da subito Stasi fu il principale sospettato.
Dopo la sentenza definitiva, il ragazzo si è subito presentato al carcere di Bollate, vicino a Milano.
Alberto tuttavia si è dichiarato innocente fino all'ultimo: "Non me lo aspettavo-ha detto-sono innocente, non ho ucciso io Chiara". Il 32enne si trova al momento in una cella in compagnia di altri tre detenuti.Le reazioni dei genitori di Chiara e Alberto sono state palesemente opposte. Incommensurabile il dolore della madre di Stasi, Elisabetta Ligabò. Quest'ultima e suo marito Nicola, deceduto nel 2013, hanno sempre creduto nell'innocenza del loro figliolo. Soddisfatti invece Rita e Giuseppe, i genitori di Chiara. I due coniugi hanno sorriso dopo aver ascoltato la sentenza che condannava il loro genero a 16 anni di reclusione.
Ha dichiarato Mamma Rita: "Sono emozionata, giustizia è stata fatta".
Le tappe principali del delitto di Garlasco
Un processo lungo, complesso, con varie tappe che fanno tuttora discutere. Ritorniamo a quel maledetto 13 Agosto del 2007, Chiara Poggi venne uccisa nella sua villetta di Via Pascoli. Le indagini si concentrarono immediatamente sul suo fidanzato Alberto (all'epoca 24 anni), che venne arrestato.
Tuttavia per il gip, gli elementi per accusare il ragazzo non bastarono. Così, dopo quattro giorni di reclusione, Alberto tornò a casa. Due anni dopo, il 9 Aprile del 2009, iniziò a Vigevano il processo con rito abbreviato. Dopo 24 udienze, il 17 Dicembre dello stesso anno, venne reso noto il verdetto: respinta la richiesta a 30 anni di carcere.
Alberto fu così assolto. Arriviamo così all'8 Novembre 2011, Stasi si presentò di nuovo in Aula per il processo d'appello celebrato a Milano. Diversi gli elementi su cui Accusa e Parte civile chiesero chiarimenti. Il 6 Dicembre 2011 la Corte d'Assise confermò l'assoluzione di Stasi.
Due anni dopo,il 5 Aprile 2013, il processo arrivò in Cassazione. L'assoluzione fu annullata e i giudici decisero di far tornare Alberto di fronte ai giudici d'appello. Passò un altro anno, 9 Aprile 2014, lo Stasi tornò in Aula per l'appello "bis". L'accusa chiese una condanna a 30 anni per l'imputato, il 17 Dicembre dello stesso anno, Alberto Stasi venne condannato a 16 anni per omicidio. Il resto è storia recente, lo scorso 11 Dicembre l'omicidio di Garlasco è approdato dinanzi ai giudici della quinta sezione della Cassazione, confermando i 16 anni di carcere al giovane.Come già detto, il caso Poggiè chiuso, ma continuerà a far discutere per ancora molto tempo.
L'avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale dei genitori di Chiara, ha dichiarato: "E' stata accertata la verità". Contraria la posizione di Fabio ed Angelo Giarda, legali di Alberto Stasi. Dopo la sentenza di condanna, Fabio Giarda ha commentato: "E' uno scempio, avete privato un innocente della libertà, ma non ci toglierete mai la libertà di gridarlo".